Arrivano delle dichiarazioni da parte della sorella di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio.
Si torna a parlare di Massimo Bossetti, l’uomo condannato all’ergastolo per il delitto di Yara Gambirasio, avvenuto nell’oramai lontano 26 Novembre del 2010. A prendere parola questa volta pare sia stata Laura Letizia Bossetti, la sorella gemella del muratore Incarcerato. La donna sembrerebbe essersi recentemente rivolta alla Prefettura di Bergamo per cambiare cognome. Leggiamo dunque insieme che cosa è successo e quali sono state le dichiarazioni della donna.
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È stato il settimanale Oggi a pubblicare, mercoledì 2 Giugno 2021, le dichiarazioni di Laura Letizia Bossetti. Sembrerebbe che la donna si sia trovata costretta a rivolgersi alla Prefettura di Bergamo per cambiare cognome. Il documento inedito è contenuto nelle pagine dell’edizione di ieri del magazine sopracitato, ed ha lasciato l’Italia intera completamente di sasso.
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“L’ho fatto solo per me stessa, per avere più tranquillità.” ha dichiarato Laura Letizia Bossetti di fronte a Marco Oliva, il conduttore di Iceberg, in onda su Telelombardia. Poi ha continuato: “Lo sapete voi che significa mandare una domanda di lavoro col cognome Bossetti?”. In seguito, la sorella gemella del muratore condannato all’ergastolo, ha tenuto a specificare che la sua decisione non ha avuto nulla a che vedere con il fratello Massimo o con l’affetto che la donna nutre nei suoi confronti.
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Massimo Bossetti, il muratore condannato all’ergastolo per il delitto di Yara Gambirasio, ha rotto definitivamente i rapporti con la sorella Laura Letizia. Tutto perché la donna, per motivi di tranquillità e necessità, ha preso la decisione di cambiare cognome. “Ho fatto tanti passiamo verso Massimiliano.” ha dichiarato la donna a Marco Oliva di Telelombardia. “Ho teso una mano, ho chiesto scusa più volte, ma lui continua a non volermi incontrare”. Infine ha concluso: “Gli ho chiesto anche scusa per aver detto in passato che papà e mamma sono morti di dispiacere per il gran dolore, ma è la verità. Il dispiacere di avere un figlio in galera li ha straziati”.
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