Vite al limite, la storia di Jeanne: fallimento totale, poi fa causa al programma

Jeanne Covey è stata una delle concorrenti più memorabili di Vite al limite. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lei. 

Se la maggior parte degli episodi di Vite al limite ha un lieto fine, Jeanne Covey fa sicuramente eccezione. A differenza dei protagonisti delle puntate del programma che riescono a perdere una quantità significativa di peso e sottoporsi a un intervento chirurgico per avvicinarsi ulteriormente alle condizioni ideali, lei è tra quanti non sono in grado di ottenere l’aiuto di cui hanno bisogno durante le sedute con il dottor Younan Nowzaradan.

La trasformazione di Jeanne Covey a Vite al limite

Quella di Jeanne Covey è una delle storie più controverse e laceranti raccontate nel programma: la donna ha rivelato di aver subìto gravi abusi e anche per questo ha iniziato ad abbuffarsi fin dalla tenera età. A 40 anni pesava più di 317 chili e viveva ancora con i suoi genitori, dipendendo in tutto e per tutto da loro. Una situazione insostenibile sia fisicamente sia psicologicamente.

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Nel corso della sua avventura a Vite al limite Jeanne sembrava sinceramente intenzionata a condurre una vita più sana, ma dopo aver incontrato il dottor Nowzaradan ha iniziato a perdere colpi. Durante le riprese sua madre ha iniziato ad avere problemi di salute, e suo padre è morto nel sonno mentre loto due erano in ospedale.

Il dottor Nowzaradan, dal canto suo, non ha esitato a rimproverarla per non essersi impegnata abbastanza a dimagrire in vista dell’intervento chirurgico, ed è stato irremovibile nella sua posizione. Jeanne Covey ha dovuto terminare il suo trattamento dimagrante con  solo 23 chili in meno; fortunatamente, però, sembra che sia stata in grado di perdere un numero consistente di kg anche dopo il programma.

Nell’agosto dello scorso anno Jeanne ha pubblicato un commento nel quale annunciava di essere scesa a 174 chili, dunque un risultato degno di nota, che però non ha cancellato dalla sua memoria la frustrazione per l’esperienza negativa a “Vite al Limite”. Così si è unita a molti altri ex membri del cast citando in giudizio il programma per presunte irregolarità durante le riprese: a suo dire, lo show l’avrebbe costretta a continuare a filmare anche dopo la morte di suo padre. Non solo: la produzione avrebbe promesso di pagare le spese mediche di sua madre. Il braccio di ferro va ancora avanti…

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