Maria Soave nella puntata di oggi di Uno Mattina ha parlato una terribile malattia che fa paura e i telespettatori sono rimasti senza parole.
Una puntata di Uno Mattina, quella di oggi 28 giugno, in cui sono stati trattati temi molto delicati e spinosi, anche spaventosi. In particolare una terribile malattia che fa molto paura e di cui ha parlato la conduttrice Maria Soave, lasciando il pubblico dei telespettatori italiani davvero senza parole.
Un lungo spazio all’interno del programma di questa mattina, condotto dalla Soave, dedicato a questa gravissima malattia da non sottovalutare e che è stato parzialmente oscurata dalla pandemia di Covid, che ci ha spesso fatto dimenticare dell’esistenza di altre malattie altrettanto gravi. La puntata di oggi 28 giugno del programma estivo mattutino condotto dalla Soave è stata particolarmente difficile da portare a termine, proprio per la pesantezza dei tempi. Ma di che cosa si tratta? Qual è questa malattia così terribile di cui si è parlato?
Uno Mattina: Maria Soave e la terribile malattia
Una puntata iniziata con una chiacchierata preziosa e interessante, quella con la dottoressa Agnese Collino che oggi 28 giugno ha parlato con Maria Soave di Uno Mattina di una malattia terribile che fa tantissime vittime ogni anno e che rovina la vita di chi la ha: la poliomielite. Si tratta di una condizione polmonare che passa in realtà per il tratto gastrointestinale e che oggi è quasi del tutto debellata ma che in altri paesi continua ad essere una realtà.
In Italia, negli anni ’90 erano tantissime le persone affette da poliomielite che erano costrette a stare nel cosidetto polmone d’acciaio. Come Rosanna Benzi, una donna che Maria ha voluto ricordare nel suo programma del mattino, morta proprio di questa malattia negli anni ’90. Una storia tragica, quella di Rosanna, che il programma ha voluto omaggiare parlando proprio di questa malattia così terrificante e che anche se non esiste quasi più nel nostro Paese, continua a mietere vittime nel resto del mondo.
La pericolosità della malattia sta anche nel fatto che in una percentuale di casi il virus può passare dal tratto gastrointestinale al sangue, andando fino ai neuroni e provocando una paralisi totale nel paziente. Oltre a questo la mancanza di sintomi può far sì che questa malattia passi inosservata e non venga curata correttamente. La cosa positiva è in Italia non esiste quasi più, diversamente per altri paesi, in cui continua ad essere una piaga sociale.