Un posto al sole: sembra che la provocazione del direttore di Rai Tre abbia fatto scoppiare il caos alla celebrazione dei 25 anni della soap.
A quanto pare, la celebrazione in onore dei 25 anni di Un posto al sole non è andata esattamente come doveva. Già da tempo negli studi televisivi napoletani della Rai gira un’aria di malcontento: l’orario della soap opera, infatti, potrebbe essere cambiato così da dare risalto ad altri programmi (in particolare un talk politico di Lucia Annunziata). Come si può immaginare la notizia ha causato più di qualche malumore, e gli effetti si sono visti proprio durante la celebrazione.
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In passato Carlo Fuortes (il nuovo amministratore delegato Rai) aveva già cercato di calmare il pubblico assicurando in alcune interviste di non voler penalizzare Un posto al sole. Anzi: Fuortes, pur volendo portare nuovi programmi sul canale, ritiene la soap molto importante per portare al centro di Napoli l’attenzione che merita. Questo annuncio sembrava aver tranquillizzato il pubblico… almeno finché non è intervenuto Franco di Mare.
Un posto al sole, si deve portare più rispetto al pubblico
Nel corso della celebrazione in onore dei 25 anni della soap opera, infatti, le parole del direttore di Rai Tre hanno causato un nuovo scontro. “Il cambio di orario era il vero problema di Napoli, come hanno fatto pensare gli intellettuali che hanno dato vita alla raccolta di firme?” si è chiesto Franco di Mare, lanciando una provocazione contro tutti i fan della serie che si sono preoccupati all’idea del cambio di orario. “Non sempre cambiare significa migliorare, ma se si vuole migliorare bisogna cambiare”.
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Francesco Pinto, regista e ‘padre’ di Un posto al sole, si è lamentato a gran voce delle parole del direttore. Secondo Pinto, infatti, la serie non va trattata ‘come un latifondo’ (e non è l’unico a pensarlo). Anche attori come Honorato, che nella serie interpreta Franco, hanno fatto notare come discorsi simili rappresentino una mancanza di rispetto nei confronti del pubblico.