Divenuto una star a soli 8 anni, Totò Cascio è sparito dai radar a causa di una malattia che ha condizionato la sua vita.
Quando Giuseppe Tornatore l’ha visto ai provini non ha avuto il minimo dubbio: Totò Cascio sarebbe stato il protagonista del suo capolavoro: Nuovo Cinema Paradiso. Il grande regista italiano ci aveva visto giusto, quel bambino di soli 8 anni era perfetto per la parte che doveva recitare ed aveva un grande talento. Il film è stato riconosciuto unanimemente come una perla della cinematografia italiana, vincendo anche il Premio Oscar come miglior film straniero.
Ma a fare incetta di premi e fama è stato proprio il piccolo Totò, premiato come migliore attore protagonista ai Bafta, con il Ciak d’Oro, con il Youth in Film Awards (una specie di Oscar per i bambini). Negli anni successivi si sono aperte per il piccolo le porte del cinema e le collaborazioni con i protagonisti più conosciuti dell’epoca: Mastroianni, Franco Nero, Remo Girone e Bud Spencer. Ma anche collaborazioni con Massimo Ranieri e Celentano, la canzone di Italia 90 insieme a Fabrizio Frizzi.
Ad inizi anni ’90, insomma, Totò Cascio era una celebrità e di fronte a lui si intravedeva un futuro roseo nel mondo del cinema e dello spettacolo. Col passare del tempo, però, il piccolo interprete si è gradualmente allontanato dalla luce dei riflettori sino a sparire del tutto. Il motivo non è stato il disinteresse nei suoi confronti, ma l’insorgere di una malattia che ha condizionato la sua vita fino ad oggi.
Totò Cascio, il dramma dopo il successo: cosa gli è successo
L’attore ha cominciato ad avere problemi di vista ed in seguito ai controlli ha scoperto di avere una retinite pigmentosa con edema maculare. Si tratta di una malattia che porta ad una graduale perdita della vista. Sulle prime Totò ha vissuto questa problematica come un dramma per il quale non c’era soluzione e si è chiuso in sé stesso. Piano piano, grazie all’aiuto psicoterapico, è riuscito ad accettare la sua condizione e ad andare avanti.
Intervistato da ‘Diva e Donna’, Totò Cascio ha spiegato: “Quando sono stato a Bologna, all’Istituto Cavazza, con i ragazzi che avevano la mia stessa patologia, lì è cambiato tutto. Il condividere è fondamentale”. Proprio grazie al sostegno delle persone con la sua stessa patologia e alla rinnovata serenità, Totò è uscito dal baratro di depressione in cui era caduto. Oggi è testimonial di Telethon per la campagna di sensibilizzazione per la retinite pigmentosa ed ha di recente pubblicato un libro che racconta del suo dramma e del percorso affrontato per uscirne, intitolato ‘Il mio nuovo cinema paradiso 2.0’.