Tomaso Montanari è un noto critico d’arte e un protagonista a tutti gli effetti della scena culturale e politica italiana. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui.
Storico dell’arte, accademico e saggista, Tomaso Montanari è una voce molto ascoltata nel dibattito pubblico nazionale. Conosciamolo più da vicino.
Tomaso Montanari è nato a Firenze il 15 ottobre 1971. Dopo aver frequentato il liceo classico Dante della sua città natale, ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Si è laureato nel 1994 in Lettere Moderne e ha conseguito nel 1998 il perfezionamento in Discipline storico-artistiche. È professore ordinario di Storia dell’Arte moderna all’Università per stranieri di Siena, dopo aver insegnato all’Università della Tuscia, a Roma Tor Vergata e alla Federico II di Napoli.
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Tomaso Montanari si è affermato come uno dei più autorevoli specialisti della storia dell’arte europea dell’età barocca, cui ha dedicato oltre cento saggi in riviste scientifiche e sedi editoriali prestigiose. È presidente del Comitato tecnico scientifico per le Belle Arti del Ministero per i Beni Culturali (cui appartiene per nomina del Consiglio Universitario Nazionale). È membro del Comitato scientifico degli Uffizi, della redazione della rivista scientifica Prospettiva e della giuria del Premio Sila. Scrive sul Fatto Quotidiano, e sul Venerdì di Repubblica cura la rubrica “Ora d’Arte”.
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Un tema caro a Tomaso Montanari è la denuncia del degrado e dell’incuria in cui versa il patrimonio storico-artistico italiano, e il suo sfruttamento economico e commerciale a opera una nicchia ben collaudata di poteri opachi. Montanari propone un nuovo sguardo sulle arti, riconoscendone la loro funzione di civilizzazione da mettere a disposizione del pubblico più vasto.
Per la sua attività Montanari ha vinto il Premio Giorgio Bassani di Italia Nostra (2019) e ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’onorificenza di Commendatore “per il suo impegno a difesa del nostro patrimonio” (2013), oltre a essere stato membro della Commissione per la riforma del Ministero per i Beni Culturali istituita dal ministro Massimo Bray nel settembre 2013. Ha ideato e condotto, tra gli altri, il programma televisivo La libertà di Bernini su Rai 5, in 8 puntate, e La vera natura di Caravaggio in 12 puntate.
Il 19 ottobre 2020 il ministro Dario Franceschini l’ha nominato presidente del consiglio di amministrazione e presidente della Fondazione Archivio Museo Richard Ginori della manifattura di Doccia, l’ente di diritto privato costituito il 19 dicembre 2019.
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