The Voice Senior avrà questo autunno una terza edizione: le ragioni della decisione Rai di confermare il programma di Antonella Clerici.
Dopo vent’anni di talent show, il format ha stancato molti ma mantiene il proprio fascino sugli appassionati di musica e in generale sugli amanti dello spettacolo. Nel mare di produzioni molto simili che ci sono al giorno d’oggi, si è ritagliato uno spazio anche la versione Senior di The Voice. Sembrerebbe un programma in controtendenza, poiché i protagonisti di questo talent non hanno la possibilità di iniziare una lunga e ricca carriera e perché non hanno nemmeno l’appeal per vendere dischi.
Insomma nella logica originale del talent show, quello prodotto da Freemantle e Rai è un programma che va in controtendenza, e che non è costruito per fare da ponte tra il mondo della televisione e quello della discografia. I talent musicali, infatti, sono sì un modo per attrarre pubblico, ma sono anche un banco di prova per gli artisti, il luogo in cui si forgiano dei personaggi che possono durare nel campo dell’industria musicale e che possono diventare delle imprese basate sull’immagine e sulla musica, devi veri e propri brand commerciali.
The Voice Senior, invece, non ha alcuna finalità a lungo termine. I protagonisti sono persone che hanno sempre amato la musica, che hanno un talento non indifferente, ma che per una ragione o per un’altra non sono riusciti a sfondare. Per questo motivo la seconda edizione del programma non è stato solo un talent, ma anche un people show, ovvero una trasmissione in cui si raccontano le storie di vita dei protagonisti.
The Voice, le ragioni dietro al successo del people show travestito da talent
Le ragioni del successo della trasmissione sono da rintracciare proprio in questo cambio di paradigma, nella decisione di Antonella Clerici di focalizzarsi principalmente sulle storie dei concorrenti e lasciare solamente dopo spazio alla competizione canora. Di fatto il successo del programma è dipeso da questo cambiamento. Lo dimostrano le parole di una lettrice di Nuovo, la quale a Maurizio Costanzo scrive: “Ho 76 anni e le persone come me trovano in lei (Antonella Clerici) e nel suo talent un messaggio molto bello, ovvero che la vita può essere meravigliosa e piena di opportunità anche quando i capelli diventano grigi”.
Lo storico conduttore concorda in pieno con la lettrice e ammette che The Voice Senior è uno dei programmi che guarda con maggiore interesse. Da amante della musica è emozionato nel sentire dei brani bellissimi, ma a farlo emozionare ulteriormente è il fatto che ad interpretarli è gente sconosciuta che sebbene fosse dotata di un grande talento non ha mai sfondato. L’altro aspetto che lo ha conquistato è la dedizione alla passione per la musica che hanno i concorrenti, i quali passano anni ad esercitarsi e cantare nonostante il loro sogno si sia infranto: “Ascoltare le loro storie ‘normali’ e poi veder cantare magnificamente la maggior parte di loro mi fa venire la pelle d’oca”.