In una lunga intervista concessa in occasione dei suoi 57 anni, Stephanie di Monaco ha smentito tutte le voci che la riguardano.
Per quasi 20 anni Stephanie di Monaco è stata considerata la “principessa ribelle”. Totalmente insofferente alle regole di palazzo e all’etichetta, la principessa ha fatto parlare di sé per le sue stravaganze, per le scelte d’amore folli e in contrasto con le rigide regole di palazzo. Di lei si è parlato in particolar modo quando ha deciso di lasciare Montecarlo per seguire in giro per il mondo l’amato Franco Knie, un addestratore di elefanti.
A far discutere di quella scelta non fu tanto la fuga da palazzo, cosa a cui aveva abituato tutti, né tantomeno la scelta di vivere come circense, visto che da sempre era innamorata del mondo del circo, bensì quella di portare con sé anche i tre figli facendogli vivere una parte dell’infanzia da girovaghi. Nonostante le critiche, sembra che i figli non abbiano sofferto per nulla quella scelta, specialmente Pauline Ducruet, la quale ha ereditato dalla madre la passione per gli spettacoli e per l’arte circense e in gioventù ha anche cercato di intraprendere una carriera in questo campo.
Stephanie di Monaco rifiuta l’etichetta di ribelle: “Sono principalmente una mamma”
Oggi che la principessa ha compiuto 57 anni non vuole più sentire parlare del suo passato né tantomeno essere etichettata come “ribelle”. La fase di fuga dalle responsabilità familiari è ormai finita da un pezzo e Stephanie vorrebbe che anche i media se la lasciassero alle spalle. Sebbene le scelte e gli errori commessi in passato non li rinneghi in quanto li ritiene parte del percorso di maturazione che l’hanno portata ad essere la donna che è oggi, la principessa spiega che quella persona che faceva parlare di sé il mondo intero non c’è più.
Oggi, dice a Vanity Fair, si occupa principalmente della sua famiglia, delle sue figlie e si augura che presto una di loro la faccia diventare nonna. A livello istituzionale partecipa al Festival del Circo di Montecarlo, di cui è Presidente onorario, che è stato istituito 40 anni fa dal padre Ranieri. Il circo rimane la sua grande passione, pareggiata solo da quella per gli animali che l’accomuna tanto alla cognata Charlene Wittstock.
In questi anni si è inoltre impegnata anima e corpo con la sua fondazione per la ricerca sull’Aids. Stephanie ha molto a cuore questa tematica e ogni anno organizza una raccolta fondi che aiuta i ricercatori a fare passi avanti verso una cura definitiva. Quest’anno ad esempio ha voluto che fosse presente tutta la famiglia reale, comprese tutti i figli e rispettivi accompagnatori.
La cosa che non è cambiata è la sua avversione per il trono e la politica. Stephanie, a differenza della sorella, non è mai stata interessata alla successione e ancora oggi se può defilarsi dagli eventi ufficiali lo fa con grande piacere.