Pauline Ducruet aveva solo 7 anni quando seguì sua madre, Stéphanie di Monaco, infatuatasi di un circense, per vivere in una roulotte…
Nascere e crescere in una famiglia di principi regnanti è un’arma a doppio taglio, e Pauline Ducruet ne sa qualcosa. La figlia secondogenita di Stéphanie di Monaco e del suo primo marito Daniel Ducruet ha avuto un’infanzia sui generis, nel bene e nel male, e sin da bambina ha imparato a confrontarsi con mondi, realtà, persone più grandi di lei. Tutte esperienze che, dice col senno di poi, l’hanno arricchita e plasmata, facendola diventare la donna affermata che è oggi.
Pauline Ducruet aveva appena 7 anni quando seguì sua madre, principessa ribelle e fuori dagli schemi, innamoratasi di un circense, per vivere in una roulotte, respirando “a pieni polmoni la libertà tra gli animali e la segatura del maneggio”! “Imparai la tolleranza, fu una fase di pura libertà”, dice la giovane di sangue blu. Un’esperienza che le ha regalato una grande apertura mentale e insegnato il rispetto e la curiosità verso l’altro. A questi valori si ispira oggi la sua moda.
Oggi infatti Pauline è direttore creativo di un suo brand, Alter, che ha fondato nel 2018 dopo essersi fatta le ossa nel mondo del lusso, prima frequentando la sede parigina dell’Istituto Marangoni poi la Parsons School of Design di New York. “Ho visto mia madre indossare abiti stratosferici e copricapi di diamanti per serate di gala, ma il giorno dopo ci portava a scuola in jeans logorati e stivaloni”, racconta la manager monegasca al quotidiano britannico The Telegraph. “È stata un’icona. C’è molto di lei nelle mie collezioni”.
Ma torniamo a quei primi anni 2000. Dopo la fine del matrimonio con Ducruet, complice lo scandalo delle foto che lo ritraevano in un compromettente gioco di seduzione con la spogliarellista belga Fili Houteman, la più piccola dei figli di Ranieri e Grace visse un periodo burrascoso, che la portò tra l’altro a infatuarsi di Franco Knie, domatore di elefanti e proprietario dell’omonimo circo svizzero. Nel marzo 2001, dunque, Stéphanie decise di lasciare Monte Carlo per trasferirsi in una “dimora” ben lungi dal palazzo dei principi di Monaco: di un caravan di 14 metri, dove traslocò con i tre figli Louis, di 9 anni, Pauline, 7, e Camille, di appena 3.
“Vivevo all’aperto con gli animali e con questi artisti che arrivavano da tutto il mondo”, ricorda Pauline. “È stato un momento di pura libertà che non credo molti possano vantare di aver trascorso”. “È stato fantastico vivere di alti e bassi” aggiunge. “Sono situazioni che forgiano il carattere, ti rendono una persona più forte. Sono grata dell’infanzia che ho avuto”. Per il resto, oggi Pauline vive una storia d’amore con un uomo che si chiama Maxime Giaccardi, professione imprenditore. E in tanti assicurano che quello tra lei e il bel moro sarà il prossimo royal wedding della Rocca.
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