Simonetta Matone, chi è: età, carriera e vita privata del magistrato

Scopriamo chi è Simonetta Matone: età, carriera e vita privata del magistrato romano di cui si parlerà stasera a ‘Le Ragazze’.

Questa sera andrà in onda su Rai Tre una nuova puntata del programma ‘Le Ragazze‘. Il format Rai punta a raccontare la storia italiana attraverso gli occhi e le azioni delle donne che con il loro contributo hanno contribuito a plasmarla. In ogni puntata viene considerata la storia di diverse donne, alcune che hanno vissuto tra gli anni ’40 e ’90, illuminando il mondo dell’epoca con il proprio pensiero o con gesti che hanno contribuito a modificare la società anche nel piccolo. Ci sono anche storie di donne che oggi danno un contributo fondamentale alla società, o di ragazze che con la loro visione puntano a cambiarla in un prossimo futuro.

Tra i racconti a cui assisteremo nella puntata di oggi c’è anche quello che riguarda il magistrato Simonetta Matone. Nella sua lunga carriera, il giudice ha assistito a numerosi casi di reati che coinvolgevano minori, partecipando anche al processo contro i naziskin che hanno aggredito dei comunitari. Sui giovani che finivano alla sbarra, Simonetta qualche anno fa spiegò di aver notato un tratto comune: “Non esiste più la figura del padre: il maschio italico ha perso, in seguito alla rivoluzione femminista, la sua autorità, e questo era ed è giusto. Ma insieme ha perso anche un bene prezioso, la sua autorevolezza. E ha reagito in due maniere, opposte e devastanti entrambe: assenza o violenza. Tutti i ragazzi che passano di qua e si siedono su quella sedia hanno in comune un dato: nessuno stima il padre. Con la figura paterna tradizionale è scomparso il senso del dovere e della dignità” (Fonte: Corriere della Sera).

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Chi è Simonetta Matone

Nata a Roma il 16 giugno del 1953, Simonetta Matone si è laureata in Giurisprudenza alla Sapienza nel 1979. Subito dopo la laurea ha acquisito il ruolo di direttrice del carcere ‘Le Murate’ sino al 1981. Tra l’81 e l’82 diventa giudice del Tribunale di Lecco e dall’ 83 all’86 assume il ruolo di giudice di sorveglianza della Corte d’Appello di Roma. In quella veste anticipò le concessioni ai carcerati prima che vi fosse una legge che li regolamentasse e gli andò spesso bene. In un’intervista è stata lei stessa ad ammetterlo: “A Rebibbia, alla fine degli anni Ottanta, concedevo i permessi ai detenuti che li chiedevano, ancora prima che la legge lo prevedesse. E mi è andata bene: su 990, mi hanno fregato soltanto in 9”.

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Oggi Simonetta svolge il ruolo di Sostituto Procuratore Generale della Corte d’Appello di Roma e pare che si sia candidata con il centrodestra alle comunali. Secondo quanto emerso recentemente, infatti, se il candidato della coalizione dovesse diventare sindaco, per lei ci sarebbe il ruolo di vice. Per quanto riguarda la sua vita privata, attualmente è sposata con Emilio Albertario, giornalista e vicepresidente dell’Associazione Stampa Romana. Dal loro rapporto è nato un figlio, il terzo per Simonetta, la quale ha avuto anche due figlie da un precedente matrimonio.

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