La prima puntata di Oggi è un altro giorno è cominciata con un momento davvero toccante: le parole di Serena Bortone commuovono tutti.
Ieri pomeriggio è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di Oggi è un altro giorno. Il programma di Serena Bortone è cominciato con una settimana d’anticipo rispetto alla pianificazione iniziale come tutte le trasmissioni che si occupano di attualità per via delle elezioni politiche anticipate al prossimo 25 settembre. Coprire in maniera ampia la campagna elettorale è un impegno fondamentale per i canali televisivi, specialmente per quelli appartenenti alla tv di Stato.
L’amato appuntamento pomeridiano è cominciato con un momento davvero toccante. Una volta ottenuta la linea, la voce di Serena Bortone si è interrotta per qualche secondo lasciando spazio al suono di un clacson. Subito dopo la conduttrice ha spiegato che non si è trattato di un rumore fuori campo, ma di una scelta: “Questo è il clacson di uno dei film più famosi del cinema italiano”.
Ovviamente la conduttrice si riferiva al film ‘Il Sorpasso’, uno dei capolavori che ha visto come protagonista l’indimenticabile Vittorio Gassmann. Il motivo di quel ricordo è semplice, la celebrazione di una ricorrenza importante: “Per ricordare Vittorio, che avrebbe compiuto 100 anni lo scorso 1 settembre, è un grande piacere avere con noi Paola Gassman e Ugo Pagliai”.
Serena Bortone, il ricordo di Vittorio Gassmann commuove tutti
La presenza in collegamento da New York della coppia, fidanzati da 54 anni ma mai sposati, è stata l’occasione per commentare insieme alcune immagini di repertorio del grande attore scomparso, ma anche per svelare al pubblico alcuni aneddoti che hanno riguardato la vita privata di Vittorio Gassmann.
La figlia dell’iconico attore ha parlato in primo luogo del male che ha afflitto per lunghi tratti della vita il padre: la depressione. Un male che non riusciva a sconfiggere e che la figlia ormai capiva al primo sguardo: “Quando lo vedevo depresso, erano più gli sguardi e i gesti che ci scambiavamo, piuttosto che le parole che gli dicevo. Papà si era rivolto anche ai medici, perché era consapevole della depressione, ma gli avevano risposto di mangiare tanta cioccolata”. Una risposta che fece sentire ancora più solo Vittorio, il quale si aspettava un aiuto concreto e della comprensione.
Paola ha successivamente parlato dell’errore all’anagrafe commesso dal padre. La donna è nata il 29 giugno, ma il padre fece registrare un altro giorno. L’errore divenne con il tempo un’occasione per scherzare insieme. Il destino ha voluto, ricorda la regista, che Vittorio morisse proprio il 29 giugno del 2000, una data insomma che rimane indissolubilmente legata alla memoria del divo scomparso.