Sara Scaperrotta ha mantenuto fino ad oggi il silenzio su ciò che è successo con Zaniolo: adesso, però, ci tiene a raccontare la verità.
Qualche mese fa Nicolò Zaniolo, calciatore centrocampista della Roma, si è ritrovato al centro di una bufera mediatica dopo aver lasciato la fidanzata Sara in dolce attesa. Per settimane tutta l’attenzione del pubblico si è spostata sulla sua vita privata (in particolare sui presunti flirt con Chiara Nasti e Madalina Ghenea) in attesa di una dichiarazione ufficiale. A parlare invece è stata la zia di Sara Scaperrotta: la donna ha parlato di come la nipote sia stata “cacciata di casa” subito dopo la fine della relazione con il calciatore.
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Dopo questa dichiarazione, la madre di Zaniolo (Francesca Costa) ha voluto correre ai ripari rilasciando un’intervista a Radio Radio Tv. “E’ disgustoso e disumano dire che noi abbiamo Sara cacciato di casa, noi l’abbiamo trattata come una figlia” ha voluto sottolineare la donna. Intanto, anche Nicolò Zaniolo ha detto la sua: “Quando lei mi ha comunicato la sua gravidanza sono stato molto onesto nel farle presente che non mi sentivo pronto per un impegno del genere. Lei ha deciso di proseguire, una scelta che rispetto”. Adesso, forse proprio perchè così vicina al parto, Sara ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti.
Sara Scaperrotta: tutta la verità, ecco cosa è successo con Zaniolo
“E’ quasi arrivato il momento” inizia Sara. “Sono giunta al termine del mio percorso di gravidanza, consapevole che questo sarà solo il principio di quello che sarà il viaggio più bello, emozionante, serio ed impegnativo della mia vita”. La giovane ha spiegato di aver mantenuto il silenzio per non attirare troppo l’attenzione su di sé e sul proprio figlio; nonostante questo, però, sente di dover chiarire alcune cose. “Tommaso è frutto dell’amore di due persone. È stato voluto, cercato, desiderato e la scoperta del suo arrivo è stata celebrata in un clima di gioia condivisa. Poi qualcosa è cambiato e mi sono ritrovata di colpo a percorrere questo cammino verso la genitorialità da sola, senza supporto di alcuna natura. La paura che all’inizio ho provato per via dell’assenza di una figura paterna per il bambino e di un complice con il quale intraprendere questo percorso, presto si è trasformata in un forte dispiacere, anche per le modalità che mi sono state riservate”.
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Sara si è detta anche dispiaciuta che Nicolò si sia perso tutte le emozioni migliori della gravidanza. “Mi sono trovata dinnanzi un forte muro comunicativo ed emotivo. Spero davvero che i muri vengano abbattuti e che Nicolò trovi finalmente il coraggio di emanciparsi e di far valere i suoi sentimenti, aprendo il suo cuore di padre per godere di tutta la bellezza che deriva dall’essere genitore”.
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