Sara Pedri, la sorella nel luogo del suicidio: messaggio da brividi

Emanuela Pedri, sorella di Sara, la ginecologa scomparsa quasi un anno fa, è tornata in Trentino e ha condiviso le sue sensazioni sui social.

“Sabato ero proprio lì, nel posto che tu hai scelto, un posto che al sol guardarlo ti inghiotte con le sue gole profonde, un luogo che ti fa stare in apnea, che ti ipnotizza e mi rende inquieta. Una natura selvaggia dove sembra che l’uomo non possa arrivare..”. Comincia così il toccante post condiviso su Facebook da Emanuela Pedri, la sorella di Sara, che nel fine settimana è tornata in Trentino per incontrare i Carabinieri e fare il punto sulle ricerche della giovane ginecologa scomparsa il 4 marzo scorso. Parole cariche di amore e di dolore per la tragica sorte toccata alla ragazza.

Quel posto scelto da Sara Pedri per mettere fine alle sue sofferenze

“Un posto che dovrò imparare ad amare perché da te scelto”: così la sorella di Sara Pedri descrive il luogo in cui la ginecologa è scomparsa, presso il Ponte di Mostizzolo. Nelle scorse ore ha avuto inizio l’incidente probatorio chiesto dalla procura di Trento, che ha indagato per maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione e disciplina l’ex primario di ginecologia. E sono stati sentiti i primi testimoni: due ginecologhe, dei nove tra medici e infermieri previsti, che avrebbero raccontato del clima di paura in cui vivevano.

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Le ricerche nel lago di Santa Giustina non si sono mai interrotte e la sorella di Sara continua a sperare di “poter riportare presto Sara a casa”. Alla fine dello scorso agosto una sensitiva si era presentata in questura e aveva raccontato di aver avuto una visione su Sara, fornendo anche un’indicazione sul luogo in cui il corpo della giovane dottoressa si sarebbe inabissato, a circa 60 metri dal secondo ponte del fiume Noce, sotto 30 centimetri d’acqua. Informazioni che però, purtroppo, non sarebbero state di aiuto ai soccorritori, almeno fino a questo momento.

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