Samantha Curcio parla ancora una volta di Maria De Filippi per spiegare come la conduttrice abbia provato a cambiare le cose.
In quanto donna curvy, Samantha non rispecchia i canoni estetici attuali, non ha il fisico scultoreo che mostrano le modelle di Instagram e non ha ogni parte del corpo che sembra disegnata come se fosse la protagonista di un manga. La Curcio è una bella donna normale. A differenza dei tanti esempi di donne che sembrano costruite a tavolino, Samantha è una donna come tante altre ed il fatto che le sia stato concesso spazio in un programma come ‘Uomini e Donne’ dovrebbe essere motivo di felicità, di approvazione e non di contestazione.
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Nel suo piccolo Samantha sta cercando di dare una mano d’aiuto a tutte quelle donne che si trovano scontente del proprio corpo perché si mettono a paragone con canoni estetici che sono irreali. L’ex dama è consapevole di quanto sia superficiale e stupida la realtà in cui viviamo e quanto peso viene dato alla “perfezione” estetica. Per questo motivo prova a fare capire a quelle donne che soffrono per il giudizio puerile e cattivo di certe persone, che non c’è alcun motivo per essere scontente e sentirsi inadatte o inferiori ad altre.
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La Curcio è consapevole che l’obiettivo che voleva raggiungere Maria De Filippi istituendo il trono curvy era quello di fare capire alle milioni di spettatrici che le donne sono tutte diverse tra loro e non c’è un unico canone di bellezza. Sulla conduttrice infatti dice: “E’ una donna di un’intelligenza in continua corsa. Lei ha cercato di dare un segnale dal trono gay a quello curvy”. Seguendo l’esempio della conduttrice, anche lei sta provando a fare qualcosa, ma sa che da sola può fare ben poco per cambiare questa triste realtà:
“Io per ora non ho il potere di cambiare questi prototipi, canoni estetici. Nel mio piccolo sto continuando giorno dopo giorno ad aiutare le donne che si sentono emarginate da questo mondo”.
Samantha non potrà cambiare il mondo, ma di certo il suo esempio potrà essere d’ispirazione ad altre donne e uomini che insieme potranno lottare per abbattere ogni forma di discriminazione. Questo è il momento di dare un segnale forte, di combattere gli stereotipi, di curare l’ignoranza e di unirsi tutti per un’obiettivo comune: un mondo equo, più giusto e meno superficiale di quello in cui viviamo.
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