Mentre continuano le ricerche per trovare il corpo di Saman Abbas, il fidanzato racconta delle minacce ricevute dalla famiglia di lei.
A due mesi dalla sua scomparsa, a Novellara vanno avanti le ricerche del corpo di Saman. Sembra che le Forze dell’Ordine si siano concentrare su un piccolo bosco non molto distante dall’azienda agricola dove i genitori di lei lavoravano. Proprio in queste ore i militari stanno setacciano l’area (insieme alle serre), accompagnati dall’unità cinofila el nucleo carabinieri di Bologna. I risultati delle analisi svolte con l’elettromagnetometro, impiegato per scandagliare i terreni in profondità, non sono ancora state rese note.
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Testimone chiave il fratello di Saman, che quel 29 aprile ha visto lo zio (Danish Hasnain) e due cugini (Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq) uscire di casa con una pala in mano. I tre sono anche stati filmati, fuori dall’orario di lavoro, dalle telecamere dell’azienda: ecco perchè le ricerche si stanno concentrando in quell’area.
Caso Saman Abbas, il fidanzato racconta delle sue ultime settimane
“Non mi importa niente della mia vita, possono anche uccidermi”: queste le parole del fidanzato di Saman Abbas. E’ stato il ragazzo a dare per primo l’allarme quando non è più riuscito a mettersi in contatto con la ragazza. Tornato davanti alle telecamere di Chi l’ha visto?, il giovane ventunenne ha continuato a raccontare di tutte le minacce ricevute dalla famiglia Abbas.
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Prima ancora della scomparsa di Saman, il fidanzato aveva denunciato il padre della diciottenne quando questo si era presentato in casa sua per minacciarlo. “Se tuo figlio non lascia Saman sterminiamo tutta la famiglia” avrebbe detto l’uomo. Lo stesso ragazzo avrebbe spesso invitato la fidanzata a recarsi dai carabinieri, preoccupato per la sua incolumità. Saman, però, non è riuscita a nascondersi in tempo. 
