Il dramma della malattia raccontata da Red Canzian in un’intervista a cuore aperto. Ecco cosa ha raccontato.
Non è un periodo facile per Red Canzian, ex star dei Pooh, che sta affrontando una brutta malattia debilitante e pericolosa. In un’intervista al Corriere della Sera ha aperto il suo cuore confessando le sue condizioni attuali di salute e anche emotive.
I fan dei Pooh sono stati messi a dura prova quest’anno prima con la tragica morte di Stefano D’Orazio che ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi amici, colleghi e in tutto il mondo della musica italiana e non solo. Anche la brutta malattia di Red, però, sta facendo preoccupare tutti quanti. Ecco che cosa ha raccontato nell’intervista.
Una brutta infezione cardiaca ha colpito Red Canzian, che si trova all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Una malattia che lo ha afflitto senza preavvisi, lasciandolo per terra una mattina e facendo spaventare tutti. Oggi Red sta bene ma deve affrontare ancora molte settimane di antibiotici e di permanenza in ospedale. “Mi dicono che dovrò stare qui ancora almeno quattro settimane per una cura antibiotica e fisioterapia. Il chirurgo ha fatto pulizia sul cuore e dintorni e sembra che me la caverò. “- ha raccontato Red al Corriere della Sera.
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Red ha confessato la sua paura, e come in questi momenti ti passi davanti tutta la vita, dalla prima chitarra alla morte di suo padre Giovanni. Sono le telefonate e la vicinanza di colleghi e amici a non fargli perdere la speranza, anche se il dolore per la morte di Stefano è ancora forte: “La solidarietà e le telefonate dei colleghi, le premure di chi mi cura. L’essere vivo e lucido. Ma il dolore per alla perdita di Stefano non passa. Anche quando litigavamo c’era sempre una forma di rispetto. Mi manca il suo sorriso. Lui era in grado di cambiare in meglio una giornata.”
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Se in un primo momento Red si sentiva afflitto e negativo e ha confessato di avere paura di morire, la speranza e la forza, poi sono tornate, e adesso fa progetti per il futuro con il sorriso sulle labbra, come avrebbe fatto il suo caro amico Stefano. “Ho capito che potevo anche morire. E adesso faccio già piani per il futuro. Come andare in teatro a vedere il mio Casanova.”
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