Poche settimane prima di andarsene, Raffaella Carrà ha deciso di lasciare un suo immobile alla Confraternita di Misericordia di Porto Santo Stefano (Grosseto).
Raffaella Carrà è stata non solo il personaggio televisivo e la donna di spettacolo che tutti abbiamo conosciuto e amato, ma anche un esempio di generosità e altruismo, fino all’ultimo. Poche settimane prima di morire, col volto seminascosto da un paio di occhiali scuri e dalla mascherina, la conduttrice e cantante scomparsa lo scorso 5 luglio a 78 anni è andata dal suo notaio per donare alla Confraternita di Misericordia di Porto Santo Stefano, vicino a Grosseto, la palestra in cui si allenava affinché la onlus potesse usarla per le sue attività benefiche.
La preziosa donazione di Raffaella Carrà
Il governatore della Misericordia, Roberto Cerulli, non dimenticherà mai il nobile gesto di Raffaella Carrà. “Poche settimane fa ci convocò a Roma, dal suo notaio. Mi chiamò qualche giorno prima dicendo di voler donare alla Misericordia un suo immobile a Porto S. Stefano, per le nostre attività. Andammo a vederlo: un regalo grandissimo per il valore immobiliare. E così la incontrammo a Roma dal notaio. E anche lì la sua presenza si caratterizzò dall’accoglienza, dalla disponibilità e dalla dolcezza. Intrattenne con noi tanti discorsi e come accennavamo a qualche tipo di ringraziamento sviava sempre il discorso”.
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Il commosso ricordo di Cerulli è stato pubblicato nella pagina della Confraternita con una fotografia che ritrae la stessa Raffaella Carrà nello studio del notaio, mentre le viene donato un quadro in segno di riconoscimento per il suo prezioso gesto.
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“In quell’incontro ebbi però uno strano presentimento – confessa Cerulli -, nonostante la sua dinamicità di sempre rimase con gli occhiali scuri e la mascherina ben messa: sembrava che volesse nascondere qualcosa…e forse, alla luce di questa tragedia, penso volesse tenere per se il suo brutto segreto e non mostrarlo a nessuno”. E anche questa è una lezione da non dimenticare.