L’amatissimo attore Gianni Cavina, uomo simbolo delle produzioni di Pupo Avati, è morto questa notte nella sua casa di Bologna.
C’è grande tristezza oggi nel mondo del cinema per la scomparsa dell’attore bolognese Gianni Cavina. L’interprete è deceduto questa notte, nel suo appartamento di Bologna, città in cui è nato e ceh amava più di ogni altra cosa. A dare la triste notizia questa mattina all’alba è stata la moglie dell’attore, la quale ha pensato di dover avvertire per primi Antonio e Pupi Avati. Il produttore ed il regista, infatti, conoscevano Gianni da una vita e avevano collaborato con lui innumerevoli volte.
In questi anni tra l’attore e gli Avati era nata una bella amicizia, oltre che una profonda stima professionale. Un po’ come quella che c’è tra Tarantino e alcuni suoi iconisci protagonisti come Samuel L Jackson e Uma Thurman. Non è un caso, infatti, che proprio Antonio Avati abbia preso l’incarico di comunicare alla stampa, contattando ADN Kronos, la notizia tragica del decesso dell’attore emiliano.
Morto Gianni Cavina, il ricordo di Antonio produttore e fratello di Pupi Avanti
Nato a Bologna nel 1940, Gianni Cavina ha sviluppato la passione per la recitazione sin da ragazzo. La sua formazione è stata teatrale e da ragazzo ha recitato in numerosi spettacoli al Teatro Stabile di Bologna. La prima apparizione cinematografica è stata nel 1968 in Flashback. Tra gli anni ’70 e ’80 ha recitato in film di ogni genere, spaziando tra gli horror, i fantasy, i film comici, le commedie sexy all’italiana e i film drammatici.
Proprio in questo periodo conosce e stringe un legame forte con il regista Pupi Avati. In quel periodo, infati, il noto autore dirigeva principalmente delle commedie e Gianni era perfetto in ogni ruolo che gli veniva assegnato. Proprio grazie ad un film di Avati, Festival, nel 1997 Gianni ha ricevuto il primo Nastro d’Argento. La loro collaborazione non si è mai interrotta e Cavina ha fatto parte anche dell’ultimo film del regista, quel Dante che ancora deve uscire nelle sale.
Bellissimo e commosso il ricordo di Antonio Avati nel comunicato rilasciato all’agenzia di stampa: “”Purtroppo la moglie di Gianni all’alba di oggi ci ha dato questa tristissima notizia. Gianni era già malato ma aveva affrontato con grande forza anche le riprese di Dante, dove interpreta il notaio Pietro Giardino“. Il produttore ricorda come Gianni fosse un attore completo, capace di recitare in qualsiasi ruolo e con qualsiasi registro, quindi si augura che per celebrarne il ricordo la Rai mandi in onda un film mai visto che lo vede protagonista: Il Signor Diavolo.