Attraverso una prova biometrica del volto, si prova a dimostrare che il Principe Harry sarebbe in realtà il figlio dell’amante di Lady Diana.
Per i tabloid ci furono dei punti oscuri nel test del dna effettuato all’epoca, ma la Regina Elisabetta impose il silenzio sulla delicata vicenda. I sospetti nacquero quando venne a galla l’indiscrezione su una presunta relazione tra Diana e James Hewitt, ex ufficiale di cavalleria allontanato dall’esercito di sua maestà poiché “persona non gradita”. Il test servì per fugare i dubbi sulla paternità (anche se come detto non vi riuscì del tutto), ma le indiscrezioni sulla relazione tra i due non vennero tacitate.
Anni dopo proprio James Hewitt vendette alla stampa delle lettere che erano indirizzate a Diana e altre che la principessa triste aveva indirizzato a lui. Gli scritti sembrano confermare che tra loro c’era un’intesa sentimentale che andava oltre la semplice amicizia. Ma ciò che è emerso del loro rapporto escluderebbe la paternità del principe Harry: la storia tra Diana e James è cominciata nel 1986 e finita nel 1992, ma il secondogenito di Diana è nato nel 1984.
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Oggi, a quasi 30 anni di distanza da quel test del dna che ha chiuso la vicenda, il settimanale ‘Nuovo’ torna sulla clamorosa indiscrezione. Per portare avanti la tesi della paternità di Hewitt, infatti, la rivista di gossip si è rivolta all’investigatore e criminologo Ezio Denti, esperto di perizie biometriche. In sostanza il criminologo è in grado di rintracciare tratti comuni attraverso foto comparative.
Osservando le foto di Hewitt e Harry, Ezio dice: “Il viso di Harry e quello di Hewitt coincidono perfettamente”. Per quanto riguarda la comparativa con Carlo, invece dice: “Mentre il volto di Carlo non ha punti in comune con quello del ragazzo. Onestamente mi sento di dire che il principe Carlo non c’entra nulla con il figlio Harry. E non si tratta di un’analisi basata sulla semplice somiglianza, il nostro è un metodo scientifico. Il margine d’errore è del 20 per cento. Più valido di questo metodo c’è il test del dna che offrirebbe una prova definitiva”. Il fatto è che il test del dna è stato fatto e smentisce questa ipotesi, a meno che non si voglia credere che a Buckingham Palace abbiano voluto insabbiare tutto.
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