Il Principe Carlo è risultato positivo al covid per la seconda volta dall’inizio della pandemia: preoccupazione per la salute della Regina.
C’è preoccupazione in queste ore nel Regno Unito per le condizioni di salute della Regina Elisabetta II. La sovrana si trovava ieri ad un evento insieme al figlio Carlo e alla nuora Camilla. Una serata di gala per la fondazione British Asian Trust che si è tenuta a Londra e durante la quale Elisabetta II ha speso parole importanti per la consorte del futuro Re d’Inghilterra. Tutto insomma sembra essere andato per il meglio, ma questa mattina è giunta notizia da Clarence House della positività del Principe Carlo al covid.
Nel comunicato annunciano che il Principe ereditario si vedrà costretto a saltare i prossimi impegni istituzionali e mondani a causa della positività al virus e viene specificato anche che attualmente si trova in autoisolamento e attende di negativizzarsi. Una volta risulta la problematica fisica verranno fissate le date per il recupero degli impegni che sarà costretto a saltare in questi giorni di convalescenza. Pare insomma che le condizioni di salute di Carlo non destino preoccupazione e dunque al momento i sintomi sono lievi.
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Principe Carlo positivo al covid: come sta la Regina Elisabetta
Nel comunicato stampa della Clarence House viene confermato che Carlo è stato insieme alla Regina ieri sera e dunque che c’è la possibilità che questa sia stata contagiata dal figlio. Tuttavia rassicurano che al momento Elisabetta II non manifesta alcun sintomo e dunque non c’è da preoccuparsi. Non viene specificato però se è risultata positiva o negativa al tampone.
La possibilità di contagio è abbastanza alta, visto che l’evento mondano si è tenuto rigorosamente senza mascherine. A differenza di quanto succede in Italia, infatti, nel Regno Unito c’è una politica meno stringente sul covid. La mancanza di regole ferree ha portato a periodi di diffusione incontrollata del virus.
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Per il Principe Carlo si tratta della seconda volta. L’erede al trono aveva contratto il covid nel marzo 2020, proprio all’inizio della pandemia e nel periodo in cui i vaccini erano lontani dall’arrivare sul mercato. Con un tasso di morte decisamente più elevato di quello odierno, all’epoca la Gran Bretagna è stata in apprensione per le condizioni di salute del principe, il quale per fortuna si è ripreso in breve tempo.
