Pippo Franco rivela come il rapporto di odio con il patrigno lo abbia fatto crescere prima del tempo e preparato alla vita.
Per oltre 20 anni Pippo Franco è stato un mattatore della televisione italiana. Il pubblico l’ha conosciuto e amato come cabarettista ed il suo Bagaglino è stato per lungo tempo un programma di culto, da 14 milioni di telespettatori a serata. Il segreto del successo? Pippo è sicuro che è da ricercare nell’aver creato un tipo di comicità basata sull’assurdo, sulla satira esasperata dei tempi moderni che in Italia prima non esisteva e che, concluso il Bagaglino, si è tramutata in qualcosa di diverso.
Intervistato da Il Giornale, il conduttore spiega che secondo lui un programma del genere oggi non potrebbe essere fatto. In primo luogo perché la quotidianità che stiamo vivendo è complessa da interpretare e da categorizzare: se al tempo infatti c’erano dei personaggi fissi, dei protagonisti della politica e della televisione che rimanevano in auge a lungo, oggi tutto muta rapidamente e bisognerebbe mutare di conseguenza lo spettacolo. In questo modo, però, non ci sarebbe tempo né possibilità di creare tormentoni e personaggi stereotipati di successo.
Leggi anche ->Paola Perego insieme a un amico di vecchia data totalmente inaspettato
Pippo Franco: “L’odio del patrigno mi ha aiutato a crescere”
Alla soglia degli 81 anni, il comico non si riconosce più nella società moderna. Uomo di cultura e amante della filosofia, Pippo Franco è stato abituato a curare la propria interiorità, ma la società odierna è maggiormente improntata all’esteriorità e in questo atteggiamento espositivo non si ritrova. D’altronde ognuno è figlio del proprio tempo ed è probabilmente normale che in una società cambiata rispetto a quella in cui si è cresciuti ci si trovi estranei.
Leggi anche ->Gigi D’Alessio, l’incredibile regalo a Denise per la nascita del quinto figlio
La parte più interessante dell’intervista concessa a ‘Il Giornale‘, però, riguarda quello che Pippo ha detto sulla propria infanzia. Non è un mistero infatti che avesse un rapporto difficile con il patrigno, ma oggi il conduttore spiega che proprio in quella difficoltà si è formato ed è riuscito a diventare quello che è oggi: “Sì, mia madre dopo la morte di mio padre si è risposata con un altro uomo che non mi ha mai amato. Mi ha formato molto perché mi ha dato delle informazioni che sono le difese e le aggressioni della vita”. Il fatto di essersi prodigato verso quell’uomo con il candore tipico di un bambino e di essersi visto respinto e rifiutato gli ha insegnato che nella vita esiste anche questo genere di esperienza.