Nel passato di Pippo Baudo c’è un capitolo per molti sconosciuto: un figlio illegittimo, Alessandro, nato da una vecchia relazione “pericolosa”. Ecco la verità.
Correva l’anno 1962 quando un giovanissimo Pippo Baudo diventava padre in circostanze per l’epoca scandalose. Il figlio era nato infatti da un adulterio. A distanza di tanti anni, la vicenda – per molti ancora sconosciuta – fa discutere. Ripercorriamola insieme.
Il figlio a lungo segreto di Pippo Baudo
Il figlio “illegittimo” di Pippo Baudo si chiama Alessandro Formosa, in arte Alex, ed è un cantante rock famoso in Australia. Fino a trent’anni d’età ha creduto che il noto presentatore fosse solo “uno zio affettuoso”, e che suo padre fosse l’autore radiofonico Tullio Formosa. Ma alla morte di quest’ultimo la mamma Mirella Adinolfi, che con il Pippo Nazionale aveva avuto una relazione nel lontano 1962, gli disse tutta la verità.
Superato lo choc iniziale, Alessandro intentò una causa di riconoscimento della paternità, Baudo accettò di sottoporsi al test del DNA. Col tempo tutto si è chiarito e oggi i due hanno un bellissimo rapporto, si sentono e si vedono spesso. Ma lo scandalo, a distanza di tanti anni, fa ancora rumore. Mirella era sposata con un altro uomo e quando Alessandro aveva solo 4 anni la famiglia si trasferì in Australia. Il riconoscimento è avvenuto solo nel 1996.
“Il ricordo che ho di mio padre è simile a quello di uno zio affettuoso. Eravamo molto uniti. Baudo non mi ha mai abbandonato”, ha raccontato Alessandro. Il presentatore, dal canto suo, ha voluto ricordare che “all’epoca per l’adulterio era prevista la galera. Ho amato molto Mirella, ma ho rispettato la decisione di restare con il marito. Fino ai 4 anni ho visto Alessandro di nascosto. Quando lui era adulto ha poi saputo la verità”.
Intervistato tempo fa da Barbara D’Urso, lo stesso Alessandro ha dichiarato: “Mi ricordo papà come uno zio di casa. Sono cresciuto con la convinzione che mio padre fosse Tullio, il marito di mia madre. Sono stato molto fortunato perché ho avuto due padri. Mi ricordo di Pippo come di un padre affettuosissimo che mi ha sempre voluto bene. Non mi ha mai abbandonato. A 30 anni, quando morì Tullio, mia madre mi disse che ero il figlio di Pippo Baudo. L’ho presa come uno choc essendo anche padre io. Lo choc rimane ma dopo un po’ recuperi. Oggi io non provo affatto rancore. Mio padre c’è sempre stato. Io purtroppo vivo in Australia, però ci sentiamo e ci vediamo spesso. Quando posso venire, vengo con mio figlio. Mio padre Pippo è bisnonno”.