Sin dalla costituzione del Governo Draghi si attendono notizie sulla riforma delle pensioni: sarà approvata quota 41?
Reali novità sulla riforma delle pensioni al momento non ne sono arrivate. Il governo non ha parlato apertamente della questione, preferendo al momento gestire l’emergenza sanitaria e programmare il rilancio dell’economia. In tal senso il lavoro svolto dall’attuale governo con il Recovery Plan è stato molto positivo, visto che abbiamo ottenuto 14 miliardi in più rispetto a quelli inizialmente preventivati da spendere nella ripartenza del settore economico e nell’ammodernamento dell’Italia.
Una riforma delle pensioni andrà fatta e in queste settimane se n’è parlato. Il ministro del lavoro ha chiamato le parti sociali ed i sindacati per ascoltare le loro proposte in merito e i vari gruppi parlamentari hanno espresso le proprie posizioni in merito. La Lega ha proposto quota 41, mentre i sindacati hanno chiesto che la soglia di età per la pensione venga portata per tutti a 62 anni. L’Inps, ente previdenziale preposto al pagamento delle pensioni, ha invece proposto una formula mista.
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Pensioni, in cosa consiste quota 41 e perché difficilmente verrà approvata
Dopo quota 100, una riforma sperimentale che ha avuto meno adesioni del previsto, la Lega propone quota 41. Con la precedente riforma, infatti, gli italiani avevano la possibilità di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. Questa possibilità generava due problemi: il costo eccessivo della manovra e la perdita di contributi per i lavoratori. Con riforma 41 si permetterebbe a tutti i lavoratori di andare in pensione una volta raggiunti i 41 anni di contributi, a qualsiasi età.
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La proposta, tuttavia, sarà difficilmente applicabile su larga scala. Sebbene il premier Draghi non si sia espresso mai direttamente sulla questione, parlando di pensioni ha spiegato che bisognerà ridurre la spesa dello Stato. Questa d’altronde è la richiesta avanzata dall’Unione Europea già all’epoca dell’approvazione di Quota 100. L’approvazione di quota 41 per tutti gli italiani comporterebbe un aumento della spesa e questo va contro gli obiettivi fissati dall’Ue.