Pensioni, a partire da oggi i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e alle altre casse autonome possono richiedere l’esonero parziale dei contributi: chi può usufruirne e come richiederlo.
Come stabilito dal decreto del 17 maggio 2021 voluto dal Ministro del Lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a partire da oggi 25 agosto 2021 i lavoratori autonomi che sono iscritti all’Inps o alle altre casse previdenziali autonome potranno effettuare la richiesta di esonero da parte dei contributi riguardanti l’anno fiscale in corso. Con la pubblicazione oggi del decreto sul sito, la norma entra ufficialmente in vigore, così come tutti i requisiti e le deadline stabilite per poterne usufruire. Il termine ultimo per inoltrare la domanda di esonero (che raggiunge un massimo di 3000 euro) è il prossimo 30 settembre.
La possibilità di ricevere l’esonero è aperta a tutti i lavoratori autonomi che hanno guadagnato fino a 50mila euro ed hanno versato contributi durante l’anno d’imposizione 2019, mentre per chi ha iniziato l’attività nel 2020 non ci sarà bisogno di effettuare alcuna richiesta, visto che l’esonero sarà automatico. Verranno esclusi invece dalla possibilità tutti coloro che hanno iniziato l’attività a partire dall’1 gennaio di quest’anno. L’altro requisito necessario per accedere all’esonero parziale è la possibilità di dimostrare di aver perso il 33% degli introiti durante il periodo pandemico.
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Pensioni: esonero parziale dei contribuiti per le partite iva: tutto ciò che bisogna sapere
Bisogna precisare che l’esonero dei contribuiti previsto per le partite iva corrisponderà ad un massimo di 3.000 euro su base annua che verranno ridistribuiti ai lavoratori su base mensile. L’Inps ha specificato inoltre che questa somma non potrà eccedere il budget a disposizione di 1.500.000.000 euro messi a disposizione dal decreto. Nel caso in cui gli esoneri eccedano questa cifra, infatti, ci sarà un abbassamento della soglia per una più equa distribuzione.
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L’esonero parziale riguarda i contributi fissi da versare entro e non oltre il 31 dicembre del 2021 e le domande dovranno essere presentate entro il 30 settembre prossimo. Sarà, l’Inps, dopo aver verificato la validità delle domande e l’effettiva perdita di fatturato a comunicare ai contribuenti quale la cifra loro spettante.