Crisi di governo: Draghi si è presentato questa mattina al Parlamento. Alla fine del suo discorso le reazioni sono state differenti. Le sue parole hanno spiazzato tutti.
La crisi economia che sta attraversando il Paese si è unita a un’altra crisi che gli italiani sembrano conoscere ormai troppo bene, quella di Governo. Qualche giorno fa il presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato le dimissioni al Presidente della Repubblica Mattarella. Il capo dello stato ha rifiutato e per questo motivo oggi Draghi si è presentato al Senato.
La crisi di Governo è stata aperta dagli schieramenti politici, una manovra che non si è rivelata per niente felice e che avrà risvolti politici ed economici che si riverseranno sui cittadini, gli unici a pagare le conseguenze sono come sempre i cittadini che, sempre più confusi, si trovano a fare i conti con bollette sempre più care e un potere d’acquisto sempre minore.
Mario Draghi parla al Parlamento
Come spesso accade durante una crisi politica, che può sfociare in una crisi di Governo oppure no, i partiti riportano a galla le solite questioni, le più importanti per l’economia e per i cittadini. Riforma della giustizia, riforma del lavoro e delle pensioni sono i cavalli di battagli su cui i partiti si fanno guerra senza mai trovare delle soluzioni o affrontare radicalmente il problema. I cittadini osservano allibiti e confusi i giochi politici capendo sempre meno e vedendo allontanarsi sempre di più la fine della crisi.
L’economia, nazionale, europea e internazionale è appesa a un filo sottilissimo che ha bisogno di un unico fattore, quella della stabilità. Come ha intenzione di raggiungerla Mario Draghi? Le sue parole hanno riacceso su un tema molto caro a tutti, quello delle pensioni. Non si sentiva parlare da mesi del tema delle pensioni; al momento è in vigore Quota 102 valida solo fino alla fine del 2022. Questa prevede la fuoriuscita anticipata a 64 anni di età con 38 anni di contributi versati, per tutti gli altri fattori resta uguale a Quota 100.
Si tratta di misure nate per fronteggiare la Legge Fornero, ma tutto ciò non è sufficiente. Secondo Draghi il sistema andrebbe reso più sostenibile per i conti pubblici: “Serve una riforma pensioni che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita e un impianto sostenibile ancorato al sistema retributivo”, sono queste le parole dichiarate da Draghi davanti al Parlamento, così come riporta l’Ansa. Infine, il presidente ha invitato tutti a un lavoro congiunto per la costituzione di un governo efficiente e non di facciata.
Il premier ha ricevuto un grande applauso, gli unici a rinunciare all’encomio sarebbero stati i Cinque stelle e la Lega. I partiti prevedono dei vertici congiunti.