Il 31 dicembre si dirà addio alla Quota 100: tre le ipotesi discusse, pare che la Quota 41 sia la preferita dai sindacati. Come funzionerebbe?
Il 31 dicembre del 2021 scadrà la Quota 100, che prevedeva la possibilità di andare in pensione a 62 anni (per tutti coloro che hanno versato almeno 38 anni di contributi). Ovviamente, ci si è già messi al lavoro per trovare un’opzione che la sostituisca: negli ultimi mesi si è discusso a lungo di Quota 102, Quota 92, Quota 41. Se ne parla ormai da molto tempo, eppure sembra che non si sia giunti ancora ad una decisione certa: se la situazione dovesse continuare nell’incertezza, però, dal 1° gennaio 2022 si sarà costretti a ripristinare la legge Fornero (che prevede l’uscita dal lavoro a 67 anni).
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Il minsitro del Lavoro Andrea Orlando ha richiesto un confronto così da individuare il percorso migliore. “Credo che le proposte di intervento che saranno prossimamente individuate e condivise non possano essere più di carattere sperimentale e transitorio” ha dichiarato Orlando. “Dovranno essere orientate, in termini di sostenibilità ed equità e di una prospettiva di lungo periodo. Dovranno avere carattere strutturale”.
Quota 41, chi potrà andare in pensione dall’anno prossimo?
Se la Quota 41 venisse approvata, come intuibile dal nome, potrebbero andare in pensione tutti coloro che hanno versato 41 anni di contributi (qualsiasi età essi abbiano e per qualsiasi tipo di lavoro). Sembra, per ora, che questa sia l’opzione più apprezzata dai sindacati. La Lega, in particolare, è tra i partiti che si sono espressi più a favore di questa idea. “Bene la proposta della piattaforma sindacale per quota 41 per non tornare alla legge Fornero” ha dichiarato il Sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon (leghista). “Anche noi pensavamo a Quota 41, non posso che essere d’accordo con la proposta dei sindacati per non tornare alla legge Fornero. […] Quota 100 nasceva come una norma per la flessibilità in uscita che ha bloccato l’aspettativa di vita prevista dalla legge Fornero”.
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Il leader stesso della Lega, Matteo Salvini, ha dichiarato: “Dopo un anno di Covid, di morte, di sofferenza e di paura, con 500mila posti di lavoro già persi e migliaia di aziende chiuse, con almeno 2 milioni di donne e uomini che rischiano il posto di lavoro non si può certo alzare l’età per andare in pensione. All’Italia serve semmai il contrario, cioè andare verso Quota 41, per garantire quel ricambio generazionale e quelle opportunità di futuro si giovani che altrimenti sarebbero negate”.