Grazie alle tante segnalazioni ricevute, Le Iene sono riuscite a dimostrare le truffe commesse per anni da Paola Catanzaro: la sua storia.
Nel maggio del 2021 si è concluso il processo di primo grado ai danni di Paola Catanzaro con una condanna per associazione a delinquere a scopo di truffa. L’imputata è stata condannata a sei anni di carcere per aver estorto con l’inganno circa 4.5 milioni di euro alle sue vittime. Nonostante abbia sempre negato il proprio coinvolgimento negli affari illeciti della setta di Brindisi, le prove emerse durante il processo hanno dimostrato secondo il giudice che non solo Paola era a conoscenza di ciò che accadeva, ma era anche a capo del giro di truffe.
Nata a Uggio (Brindisi) nel 1975 con il nome di Paolo Catanzaro, l’uomo ha cominciato a costruirsi una fama nel paese natio e in quelli limitrofi come mistico. Diceva di vedere la Madonna il 24 di ogni mese, giorno in cui le veniva recapitato il messaggio divino. Se inizialmente la sua setta aveva pochi adepti, con il passare del tempo il passa parola aveva portato alle sue “rivelazioni” sempre più fedeli.
Il mistico aveva un ascendente forte sulle sue vittime, principalmente persone fragili e molto suggestionabili, che impressionava con le sue performance, nelle quali si mostrava sofferente e con le stigmate. Le performance erano convincenti e sempre più persone hanno cominciato a fidarsi di Paolo il mistico. Con la scusa di finanziare il messaggio evangelico e la promessa di evitare disgrazie ai fedeli, il sedicente veggente chiedeva ingenti somme di denaro.
Paola Catanzaro, il cambio di sesso ed il tentativo di entrare nel mondo dello spettacolo
Nel 2014, grazie al denaro estorto con l’inganno ai fedeli, Paolo ha coronato il sogno di cambiare sesso e da quel momento in poi si è fatta chiamare Sveva Cardinale. A quel punto ha cercato di entrare a far parte del mondo dello spettacolo, utilizzando il denaro guadagnato illecitamente per fare una vita lussuosa e frequentare i salotti chic. Proprio in uno di questi salotti ha conosciuto Mietta, le ha fatto credere che le avrebbe dato il ruolo di protagonista in un film e sfruttato la sua influenze per conoscere sempre più persone del mondo dello spettacolo.
Mietta non è stata l’unica persona truffata in questo perido, grazie ai complici continuava a truffare i fedeli e altre persone, continuando ad assommare denaro. Ben presto la sua ricerca di notorietà è stata controproducente. La popolarità raggiunta da Sveva Cardinale ha spinto molti dei truffati a denunciare i raggiri e le truffe a Le Iene. Del caso si è occupata Veronica Ruggeri, riuscendo a smascherare il giro d’affari illecito gestito dalla Catanzaro.
Grazie alle prove fatte emergere dal programma, la Procura di Brindisi ha aperto un’indagine sulla donna nel 2018. Le investigazioni hanno permesso agli inquirenti di acquisire prove sufficienti per incriminare la Cardinale e come anticipato prima alla condanna in primo grado. Della sua storia e del caso si parlerà domani nello speciale delle Iene in onda su Italia Uno.