Olivia Newton-John considera ormai il cancro parte della sua vita, addirittura “un dono”: il calvario dell’indimenticabile protagonista di Grease.
Chi riceve una diagnosi di cancro si sente di punto in bianco come un condannato a morte, perché quella terribile malattia distrugge fisicamente e soprattutto mentalmente. L’attrice e cantante Olivia Newton-John, però, a forza di recidive si è convinta dell’esatto contrario: “Ho vissuto più a lungo di quante molte persone si aspettassero e voglio mostrare al mondo che il cancro non è una condanna a morte – dice l’indimenticabile attrice protagonista di Grease -. Sto bene, sono forte. Penso che sia molto importante mantenere un messaggio positivo”.
Qualche settimana fa, in occasione dell’Ottobre rosa, Olivia Newton-John è tornata a parlare della sua lotta contro il tumore al seno. L’attrice, l’indimenticabile Sandy del musical Grease, oggi ha 73 anni e sta affrontando un cancro al quarto stadio: la cannabis si è rivelata un alleato fondamentale per placare i suoi dolori.
Le ultime novità sulle condizioni di salute di Olivia Newton John
Da ormai quasi trenta anni Olivia Newton-John convive con il cancro, tra diagnosi, cure, guarigioni e recidive, l’ultima risalente al 2017. “Ho sentito subito che qualcosa non andava – ricorda l’artista -. Quando torna è preoccupante, anche se poi ho pensato che lo avrei superato di nuovo. Penso che ogni giorno sia una benedizione. Non sai mai quando il tuo tempo finirà. Abbiamo tutti un tempo limitato su questo pianeta e dobbiamo solo essere grati”.
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Di più: la star di Grease ha rivelato di aver imparato a conoscersi fino in fondo solo con la malattia: “Non so cosa sarei adesso senza – confessa – . Lo vedo come un viaggio della mia vita. Mi ha dato scopo e intenzione, mi ha insegnato molto sulla compassione. Un dono. Ovviamente io non lo auguro a nessuno, ma per me è stato un percorso importante”.
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L’attrice ricorre alle terapie tradizionali per combattere il cancro, ma non disdegna né condanna a proprio anche altri rimedi, come la cannabis terapeutica: “All’inizio ero nervosa, ma poi ho potuto vedere i vantaggi quando ho iniziato a usarla – ammette -. Aiuta con l’ansia, il sonno e con il dolore. Non sto dicendo di non fare le terapie, ma voglio solo aiutare la ricerca e scoprire quali cose funzionano”.
