Accogliendo la richiesta del Commissario Europeo Thierry Breton, Netflix e YouTube riducono la qualità dei loro video al fine di prevenire il rischio di sovraccarico della rete generato dall’emergenza Coronavirus
La difficile situazione di sedentarietà forzata che ha coinvolto nell’ultimo periodo la stragrande maggioranza dei cittadini del Vecchio Continente a causa della pandemia di Covid-19 non è passata senz’altro inosservata agli occhi dei tanti operatori di rete. Il sensibile incremento del numero di persone che, per necessità o svago, si trovano in questi giorni a dover usufruire di Internet in maniera decisamente più assidua rispetto al solito, infatti, ha avuto un brusco impatto sulle relative infrastrutture, d’un tratto costrette a dover gestire una più che considerevole mole di dati.
In un simile contesto, come si può intuire (tra smart working, online gaming, live streaming e molte altre inglesizzazioni di tendenza), il rischio di inciampare in una brutta congestione del web è alquanto elevato, e ciò non gioverebbe affatto allo spirito necessario ad affrontare l’emergenza Coronavirus.
Ben sapendo quanto sopra descritto, allo scopo di prevenire il temuto sovraccarico della rete, è intervenuto il Commissario Europeo per il mercato interno Thierry Breton, esortando le principali piattaforme digitali a ridurre temporaneamente la qualità dello streaming. Tempestiva la risposta di Netflix e Youtube, che non hanno esitato ad accogliere la richiesta dell’alto rappresentante UE.
Così, se da una parte la società diretta da Reed Hastings e specializzata nella distribuzione di film e serie TV ridurrà il proprio bitrate del 25% fino a data indefinita – “garantendo al contempo un servizio di buona qualità per gli abbonati” – dall’altra lo spazio di condivisione e visualizzazione video fondato da Google e guidato da Sundar Pichai e Susan Wojcicki sospenderà l’alta definizione per 30 giorni, consentendo unicamente il caricamento di filmati in SD (Standard Definition).
Le misure adottate da Netflix e YouTube costituiscono un importante punto a favore della causa portata avanti da Thierry Breton, che con l’hashtag #SwitchToStandard cerca di spingere tutti noi a uno sfruttamento più responsabile dei servizi online, ricordandoci la cruciale importanza di un accesso stabile e funzionante a Internet in momenti complessi come quelli che stiamo vivendo.