Nada Cella, la nuova testimonianza che potrebbe risolvere il caso

In questi giorni la polizia ha reso pubblici due audio che potrebbero aiutare a risolvere il caso di Nada Cella: ecco cosa si sente.

Nelle ultime settimane le indagini sul caso di Nada Cella sono ripartite con una nuova pista: a distanza di 25 anni, finalmente l’omicidio potrebbe essere risolto. Gli inquirenti sembrano aver spostato la loro attenzione su una persona che (nonostante fosse già stata sentita nel 1996) è stata a lungo ignorata. Il nome di Annalucia Cecere ultimamente si sente spesso in relazione con il caso: sembra, poi, che stiano spuntando sempre più indizi che potrebbero aiutare la polizia.

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Pare che lo scooter della Cecere sia sotto sequestro: secondo alcune fonti sarebbero state trovate delle macchie di sangue sotto il sellino. Un testimone anonimo (di cui si sta ancora cercando di capire l’identità) avrebbe anche detto alla polizia di aver visto una donna fuori di sé e ricoperta di sangue scappare dalla scena del crimine proprio in sella ad un motorino.

Nada Cella, gli audio che potrebbero cambiare tutto

Negli ultimi giorni la polizia di Genova ha diffuso due nuovi audio risalenti al 1996 che potrebbero aiutare con le indagini. Nel primo audio si sente dire: “Si conoscono, signora, è che stanno tutte zitte, perché eravamo diverse. Io non faccio nomi perché c’eravamo in diverse, io non so perché le altre non parlano, ma eravamo in cinque”. Di chi sta parlando la persona nella registrazione?

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Il secondo audio ha incuriosito ancora di più sia il pubblico che gli inquirenti. “Pensi un po’ che il sospetto mi è venuto il pomeriggio, quando l’ho saputo” si sente dire. “Poi abbiamo parlato con qualche ragazza tra noi, e hanno detto ‘sì, ce l’ha l’ardire, perché quando dice che spacca la testa in due…'”. E’ stato stabilito che Nada Cella sia morta proprio a causa di lesioni cranio-encefaliche: che l’audio si riferisca proprio a questo?