Morto David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo

Il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli è morto questa notte dopo poche ore dal suo ricovero: aveva 65 anni.

David SassoliSolo ieri sera, da Bruxelles, era giunta la notizia di un improvviso ricovero dovuto ad una complicanza legata ad una disfunzione del sistema immunitario. La successiva apprensione per le condizioni di salute di David Sassoli era giustificata, visto che nel corso della notte non ce l’ha fatta ed i medici si sono visti costretti a dichiararne il decesso. Una notizia che lascia senza parole e che causa profondo dolore in tutti coloro che lo conoscevano. Il lutto per la sua scomparsa riguarda chiaramente i suoi cari, ma anche il mondo della politica e quello del giornalismo: ovvero le due anime della sua carriera.

David Maria Sassoli aveva 65 anni e si era sempre diviso tra il mondo del giornalismo e quello della politica finché  nel  2009 non è stato eletto come componente del Parlamento Europeo. Una carica di grandissima importanza che rappresentava per lui l’apice della carriera politica portata avanti sino a quel momento.

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David Sassoli, chi era il presidente del Parlamento Europeo

Nato nel 1956 a Firenze, David Maria Sassoli ha sviluppato la passione per il giornalismo sin da bambino e perseguito il sogno di diventare giornalista con tutte le sue forze. Ci è riuscito diventando prima redattore per piccoli giornali, quindi per ‘Il Giorno‘ ed infine mezzo busto per i telegiornali Rai. Il pubblico italiano l’ha conosciuto proprio con il ruolo di anchorman per il telegiornale di Rai1, del quale è stato anche vicedirettore per un lungo periodo.

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La sua carriera televisiva e giornalistica si è interrotta nel 2009, quando ha deciso di entrare in politica con il neonato PD. Al primo tentativo viene eletto al Parlamento Europeo e diventa capogruppo del Partito Democratico a Bruxelles. Il suo obiettivo nel 2013 era quello di rientrare in Italia per diventare sindaco della sua città d’adozione, Roma, ma il tentativo non è andato a buon fine. Al suo secondo mandato europeo ha ricoperto il ruolo di vicepresidente, mentre all’inizio del terzo, nel 2019, è stato eletto presidente.

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