Dopo il deserto dello Utah, anche la collina di Batca Doamnei, in Romania, assiste all’improvvisa comparsa di un imponente ed enigmatico monolite metallico, alimentando inevitabilmente le teorie più disparate
Ricordano vagamente 2001: Odissea nello Spazio gli strani episodi che, in questi ultimi giorni, hanno interessato prima lo Utah e poi la Romania. Similarmente ai fatti narrati nell’opera di Stanley Kubrick e Arthur C. Clark, infatti, entrambi i casi citati riguardano l’improvvisa apparizione di un misterioso monolite.
Ma partiamo dal principio. Lo scorso 18 novembre, durante una missione ad alta quota volta a censire gli ovini selvatici presenti nelle Montagne Rocciose, una squadra del Dipartimento delle Risorse Ambientali dello Utah si è imbattuta casualmente in un singolare pilastro di metallo a base triangolare alto circa tre metri e mezzo.
Sebbene gli operatori abbiano deciso di mantenere segreta la posizione esatta della propria scoperta al fine di evitare pericolosi affollamenti attorno al curioso oggetto, la grande eco propagativa della quale ha goduto fin da subito la notizia ha velocemente preso il sopravvento, spingendo moltissimi esploratori a lanciarsi alla ricerca dell’enigmatico monolite.
Tuttavia, forse proprio a causa dell’eccessiva notorietà raggiunta dall’imponente struttura – la cui sconosciuta provenienza ha dato inevitabilmente vita a una valanga di ipotesi eterogenee – qualcuno (o qualcosa) ha fatto sì che il mirabolante parallelepipedo sparisse nel giro di poco tempo (esattamente il 27 novembre), facendo trovare al suo posto una piccola piramide circondata da sassi.
Fine dei giochi, dunque? Niente più congetture su segnali alieni, criptiche installazioni artistiche o astute mosse di marketing? Ebbene, l’esatto contrario.
Recentemente, infatti, come a segnare l’inizio del secondo capitolo di un libro di cui ancora, in realtà, non si è compreso granché, un altro monolite metallico si è eretto in cima alla collina di Batca Doamnei, nei pressi della città di Piatra Neamț, in Romania.
Spuntato come un fungo in un punto alquanto strategico dal punto vista turistico – all’interno di uno spettacolare paesaggio affacciato sul Massiccio di Ceahlău (una delle sette meraviglie naturali del Paese) – il nuovo obelisco romeno, a differenza della versione statunitense, è alto quattro metri ed è ricoperto da alcuni indecifrabili scarabocchi sferici.
“La mia idea è che alcuni terribili adoloscenti alieni abbiano lasciato casa sull’ufo dei loro genitori e abbiano iniziato a piantare monoliti di metallo in giro per il mondo – ha affermato, con una sana dose di ironia, il sindaco di Piatra Neamț Andrei Carabelea su Facebook, aggiungendo – Sono onorato che abbiano scelto la nostra città. Voglio interpretare questa bizzarria come un’ulteriore prova di quanto sia speciale la nostra città, per i terrestri e, forse, non solo“.