Michael Schumacher, lacrime e commozione per lui. Poco fa è intervenuto anche Luca Cordero di Montezemolo. Ecco le sue parole
Sono passati quasi nove anni da quando Michael Schumacher ha avuto il terribile incidente sulla pista da sci ed è scomparso dalla vita pubblica. L’ex campione del mondo ha rischiato di non sopravvivere al violento impatto, ma la sua determinazione gli ha permesso di riprendere coscienza. Questa è l’ultima informazione ufficiale che è giunta sulle pagine dei giornali, visto che una volta tornato a casa la famiglia ha deciso di mantenere il più stretto riserbo sulle condizioni dell’ex pilota della Ferrari.
Sappiamo che alcuni amici selezionati possono passare da casa Schumacher a trovarlo e che uno dei più assidui frequentatori è Jean Todt, ex capotecnico della Ferrari nel periodo in cui il pilota tedesco correva per la scuderia di Maranello. Intervistato più volte sull’argomento, Todt ha spiegato di non poter rivelare nulla che la famiglia Schumacher non vuole che trapeli, dunque ha rivelato che spesso guardano i Gp di Formula 1 insieme.
Michael Schumacher, il ricordo commovente di Montezemolo: “Era in lacrime”
La speranza di tutti i tifosi della rossa e degli appassionati della Formula 1 è che un giorno Michael Schumacher possa tornare a parlare pubblicamente, dimostrando che il peggio è passato e che adesso può condurre una vita normale. Per questo l’interesse su ciò che lo riguarda è sempre molto alto e ogni dichiarazione di chi gli è stato o gli sta vicino fa notizia.
In quegli anni vincenti che hanno contribuito a scrivere la storia della Ferrari c’era anche Luca Cordero di Montezemolo. In una recente intervista l’imprenditore ha parlato di quei tempi, ricordando figure storiche come Enzo Ferrari e Gianni Agnelli. Nel suo racconto i due grandi proprietari del cavallino rampante sono accomunati dalla passione per le corse e dall’emozione per il raggiungimento di un traguardo tanto agognato come il mondiale.
Particolarmente toccante è il ricordo del primo titolo di Schumacher: “8 ottobre 2000. Michael Schumacher sta per conquistare il titolo dopo ventun anni. L’Avvocato mi telefona quando mancano due giri alla fine: ‘È fatta, grazie, grazie…’. Io sono superstizioso, e gli dico: ‘Avvocato, aspettiamo…. Ma sento che lui, come Ferrari, è commosso”. Una gioia quella del compianto avvocato Agnelli che ha accomunato in quel momento milioni di italiani e che spiega ancora di più perché tutti gli amanti della scuderia italiana siano così legati al ricordo di Schumacher e così legati alla speranza di un lieto fine per la tragedia che lo ha colpito.