In un post Instagram il giornalista Marco Liorni ha pubblicato un dato sulla mortalità nel 2020 e attaccato i negazionisti del Covid.
Dopo un anno e mezzo di lotta al covid con lockdown a fasi alterne più o meno serrati, notizie di parenti e amici finiti in ospedale o semplicemente ammalatisi di Covid-19 dopo aver contratto l’infezione (o peggio), pensare che c’è qualcuno che ancora ritiene la pandemia una costruzione mediatica o un complotto appare assurdo. Eppure di queste persone ce ne sono parecchie, alcune per timore di venire attaccati dalla maggior parte delle persone nascondono il loro pensiero ma esprimono perplessità ad ogni notizia relativa alla pandemia, altri invece negano apertamente tutto ciò che è successo.
Proprio la convinzione che alla fine il Covid non sia altro che una forma leggermente più forte d’influenze è ciò che spinge alcuni a non volersi vaccinare. Finché rimane una scelta personale, può essere criticabile ma non dà fastidio. Estremamente fastidioso è il momento in cui queste persone devono attaccare gli altri perché decidono di fare il vaccino per uscire da questa drammatica situazione. A loro si rivolge Marco Liorni pubblicando l’estratto di una notizia che parla dell’aumento del tasso di mortalità in Italia, specialmente in Valle d’Aosta e Lombardia nel 2020.
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Marco Liorni si rivolge ai negazionisti: “Mi chiesto se questo basterà”
La notizia in questione sottolinea come nel 2020 ci sia stato un aumento della mortalità mai sperimentato in Italia dal Dopoguerra in poi. Lo scorso anno sono stati registrati 746.000 morti, 100.000 in più oltre la media. Le regioni più colpite dall’aumento di mortalità sono state ovviamente la Lombardia e la Valle d’Aosta. L’articola fa un sunto dei risultati mostrati dal report effettuato dall’Istat in collaborazione con l’Iss, dunque fa riferimento solamente ai dati ufficiali.
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Dato l’andamento della mortalità, dovrebbe essere evidente come le misure di sicurezza prese abbiano limitato i rischi e le possibili vittime. Marco Liorni dunque si chiede se questi dati siano sufficienti a far ricredere gli scettici: “Penso ai ‘Negazionisti‘, basterà?”. Domanda legittima a cui risponde anche Rita Dalla Chiesa, la quale si mostra scettica a riguardo: “No, Marco, non basta… non sai quanto sono stata attaccata per aver scritto che, dopo il vaccino, mi sono sentita finalmente piu’ libera. Giro ancora sempre con la mascherina, continuo a mantenere le distanze, cerco di essere responsabile e serena. Anche se l’ansia ancora c’è’. Ma tante persone non capiscono questa forma di rispetto per me stessa e gli altri”.
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