Il presidente dell’albo degli odontoiatri ha attaccato Mara Venier, accusandola di aver arrecato danno a tutta la categoria.
Nelle scorse settimane Mara Venier ha raccontato sui social la disavventura capitatale dopo un intervento odontoiatrico. Qualcosa è andato storto e le si è paralizzato parte del viso. La conduttrice è dovuta andare in ospedale e rivolgersi ad un chirurgo maxillo-facciale per farsi operare una seconda volta e risolvere il problema. Ancora oggi non è chiaro quanto tempo ci vorrà per recuperare la piena funzionalità del viso e tutti sperano che possa essere il prima possibile.
La conduttrice ne ha parlato anche in televisione, sia nel suo programma – Domenica In- sia in altre occasioni. Una cosa normale data l’importanza del personaggio e dato che proprio la problematica avuta l’ha costretta a saltare una settimana di trasmissione. Tuttavia c’è chi non ha gradito questo continuo racconto ed anzi l’ha trovato inopportuno e dannoso. Ci stiamo riferendo al presidente dell’albo degli odontoiatri, Raffaele Iandolo, il quale ha dichiarato che l’aver portato in diretta nazionale la vicenda personale sia stata una “strumentalizzazione televisiva” che ha causato un “danno d’immagine” a tutta la categoria.
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Mara Venier, l’accusa del presidente Iandolo: “Causato danno d’immagine”
Raffaele Iandolo ritiene che il comportamento tenuto dalla conduttrice sia: “finalizzato a dare risonanza nazionale alla vicenda personale, con un danno all’immagine per l’intera categoria professionale odontoiatrica”. Ed ha aggiunto inoltre che si tratterebbe di un: “caso emblematico di strumentalizzazione dei canali tv nazionali”.
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Questo spiega come le dichiarazioni rese durante delle trasmissioni televisive che vanno in onda su canali nazionali per voce di un personaggio pubblico dell’importanza della Venier hanno dato grande risonanza alla sua vicenda personale. Proprio questa eccessiva risonanza ha creato un clamore nocivo alla categoria: “il clamore destato dalla vicenda e le parole di ringraziamento usate più volte nei confronti del chirurgo maxillo-facciale che avrebbe a suo dire risolto il problema, hanno inevitabilmente creato un danno all’immagine per tutta la categoria degli Odontoiatri, offendendone conseguentemente la dignità e il decoro professionale”.
