Malika Ayane insultata per uno scambio di persona: “Non sono quella che cercate”

Malika Ayane è stata violentemente attaccata e insultata sui social. Il fenomeno di hating però è avvenuto a causa di uno scambio di persona.

La cantautrice milanese Malika Ayane è stata vittima di un furioso attacco sui social per errore. In questo caso, dunque, non si tratta solo dell’ennesimo caso di odio gratuito riversato in rete, ma anche di uno scambio di persona legato all’omonimia. Gli utenti che hanno caricato di insulti e minacce l’artista, infatti, erano furiosi nei confronti di Malika Chaly, ragazza toscana al centro di grosse polemiche per aver speso il denaro ricevuto in donazione per comprare una Mercedes.

La giovane, infatti, aveva creato una pagina crowfunding spiegando di essere stata cacciata di casa dai genitori dopo che aveva comunicato loro la sua omosessualità. Un tema molto delicato in questo momento che suscita molta empatia da parte delle persone. Felici di aiutarla a trovare una casa in cui stare dopo la violenta lite con i genitori, gli italiani le hanno donato con il cuore il proprio denaro. Tuttavia si è scoperto che Malika ha deciso di spendere quel denaro non per affittare una casa o dare un anticipo per l’acquisto, bensì per regalarsi una nuova fiammante Mercedes.

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Malika Ayane insultata per errore: “Non sono quella che cercate”

La scoperta ha mandato su tutte le furie quelli che le avevano donato il denaro e ovviamente ha fatto attivare coloro i quali per “mestiere” riversano il proprio odio sui sociale e su internet. Durante la caccia alle streghe avviata online, qualcuno ha pensato che Malika, fosse l’artista milanese. Evidentemente la gente non ha pensato che si trattasse di un caso di omonimia e conoscendo solo quella “Malika”, intanto ha riversato il proprio odio su chi con questa storia non c’entrava nulla.

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Stanca di ricevere e leggere insulti, la cantautrice ha chiarito l’errore e chiesto di rivolgere l’odio altrove: “Cari #fulminidiguerra che mi intasate la mail e i social con insulti o espressioni di solidarietà – ha scritto -, ho una notizia per voi: la Malika che cercate NON SONO IO. Incredibile che nel 2021 ci siano più donne con lo stesso nome, eh?”.

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