La giovane attrice Ludovica Nasti, ora a Venezia con “Mondocane”, si racconta a cuore aperto: dal cinema alla sfida vinta contro un terribile nemico.
Ludovica Nasti aveva 11 anni quando si è calata per la prima volta nei panni di Lila nella serie tv di Saverio Costanzo L’amica geniale, tratta dai romanzi bestseller di Elena Ferrante. Il prossimo 26 settembre ne compirà 15, e a breve comincerà il secondo anno del liceo linguistico di Pozzuoli. Intanto è a Venezia per “Mondocane”, il film di Alessandro Celli con Alessandro Borghi, dove interpreta Sabrina, una delle protagoniste femminili.
La battaglia di Ludovica Nasti contro la malattia
Ludovica Nasti ama giocare a calcio, uno sport che “mi libera da tutti i pensieri e mi diverte molto”, dice in un’intervista al Corriere della Sera. Ma il suo futuro è da attrice: “Quando ho superato il casting per L’amica geniale non potevo immaginare che recitare mi sarebbe piaciuto così tanto”. Anche la sua storia personale, un esempio di forza e speranza, potrebbe essere la trama di un film.
Leggi anche –> L’Amica Geniale 3, anticipazioni sulla nuova stagione: cambia tutto
Leggi anche –> Meghan Markle bugiarda, arriva l’annuncio dopo le accuse
Ludovica Nasti ha dovuto affrontare da bambina una dura battaglia contro la leucemia. Ne è uscita vincitrice, ma tuttora deve sottoporsi a esami e controlli: il nemico è sempre in agguato. Il periodo più duro per lei è stato quello “in ospedale”, dice sempre al Corriere della Sera. “Non avevo ancora 5 anni e i miei genitori sono stati bravissimi a edulcorare tutto come nel film La vita è bella“.
Nel libro che ha pubblicato l’anno scorso, “Diario geniale” (Fabbri), ha scritto che l’oggetto a cui tiene di più è una Madonnina di Medjugorje, perché “durante la malattia tutta la mia famiglia si affidò a lei. Poi, quando sono guarita, siamo andati insieme a Medjugorje per ringraziarla. Siamo tornati fino a due anni fa, poi è scoppiata la pandemia”. I suoi modelli? “Greta Thunberg di sicuro. E tra le attrici Millie Bobby Brown, per il suo lavoro e per l’impegno con l’Unicef”. Giovane sì, ma con le idee molto chiare…