L’amore che unisce Luca Trapanese a sua figlia Alba è innegabile: questa è la storia del primo genitore single ad aver adottato una bambina con sindrome di down.
Quattro anni fa Luca Trapanese ha deciso di diventare padre. Un percorso difficile, siccome in Italia il tribunale non permette spesso ai genitori single di adottare: il suo caso, però, è diventato un esempio per molti altri. Nel 2017 infatti a Napoli viene data questa possibilità anche alle persone single: la decisione deriva dalla grande difficoltà che il tribunale ha nel trovare famiglie adatte ad alcuni bambini (con gravi disabilità o vittime di abusi e violenze). E’ così che Luca incontra per la prima volta Alba, che allora aveva solo tredici giorni.
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L’amore che Luca e Alba provano l’uno per l’altra è innegabile. Difficile immaginare che la storia che ha portato questo gioioso papà ad incontrare la sua tenerissima figlia sia in realtà nata con una tragedia: eppure è proprio così. Quando racconta a Italia che cambia dell’inizio del suo percorso, infatti, Trapanese inizia dalla morte del suo amico d’infanzia Diego. L’uomo (che allora aveva 14 anni) descrive quell’esperienza come la “più bella e più brutta” della sua vita. E’ tenendo la mano del suo amico fino al suo ultimo respiro che Luca ha compreso quanto sia importante stare accanto a chi ne ha bisogno. “Credo di essere nato per prendermi cura degli altri”.
Luca Trapanese, il bellissimo rapporto con Alba
Dopo aver adottato Alba, Luca ha iniziato a pubblicare online video e fotografie della vita quotidiana della figlia. Il suo scopo è quello di mostrare come tanti pregiudizi ancora molto radicati in Italia siano, in realtà, infondati. Lui (single ed omosessuale) è un padre affettuoso che non fa mancare nulla alla figlia. Alba (rifiutata da tante altre persone prima di arrivare tra le braccia di Luca) è una bambina che non deve essere descritta solo ed unicamente con la sua sindrome.
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“C’è una grande ignoranza” ha spiegato Trapanese a Luce. L’uomo non colpevolizza tutte le coppie che, prima di lui, hanno deciso di non dare ad Alba una seconda possibilità: lo stigma dei confronti dei bambini con sindrome di Down è ancora molto forte. Qualcuno dovrebbe accompagnare i futuri genitori in un percorso che mostri loro quanto felice possa essere la vita di una famiglia con bambini come Alba.