Mario Lavezzi parla della sua relazione con Loredana Bertè e di quella volta in cui gli ha sfondato in testa una chitarra.
Nel corso della puntata odierna di ‘Estate in Diretta‘, Roberta Capua ha intervistato un grande protagonista della musica italiana di altri tempi: Mario Lavezzi. La conduttrice gli ha chiesto dei momenti più significativi della sua carriera, di tutte le collaborazioni che ha avuto e di quelle che avrebbe voluto avere ma per un motivo o per un altro non è riuscito a creare.
Il cantautore ha ricordato con piacere i lavori insieme a mostri sacri della musica italiana come Lucio Battisti, Lucio Dalla e Gianni Morandi, rivelando anche di aver collaborato in questi mesi con uno dei parolieri più grandi che abbiamo avuto in Italia: “In questo lockdown io e Mogol abbiamo scritto sei canzoni”. Una rivelazione che si lega al rimpianto di non aver mai collaborato con Mina e Celentano, infatti dopo aggiunge: “Magari una di queste potrebbe essere proprio per Celentano”.
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Mario Lavezzi e la rivelazione su Loredana Bertè
La parte più attesa dell’intervista, però, era quella riguardante la sua vita privata ed in particolare riguardo al rapporto con Loredana Bertè, con la quale in passato ha avuto una storia. Lavezzi racconta con piacere quel periodo e lo fa ricordando un episodio che adesso lo fa ridere: “Erano gli anni dei figli dei fiori, eravamo tutti liberi lei però era libera e gelosa ed una sera mi ha sfondato la chitarra in testa. Sono arrivato tardi ed al buio mi sono ritrovato con chitarra sfondata addosso”.
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Nessun risentimento ovviamente per la cantante, sulla quale spende solo belle parole, anche perché è lei la “cupida” del suo grande amore: “Loredana direi che mi ha forgiato e mi ha presentato quella che è diventata mia moglie alla fine del nostro rapporto. Dopo due anni che ho conosciuto mia moglie l’ho sposata, quindi ci ha visto davvero giusto!”.