Com’è morta davvero Liliana Resinovich? Tutto ciò che è emerso dalle indagini sul mistero che ha sconvolto tutta Italia.
La morte di Liliana Resinovich, 62enne scomparsa il 14 dicembre 2021 da Trieste e ritrovata morta tre settimane dopo, è ancora un mistero. Gli investigatori hanno tenuto aperta sia l’ipotesi del suicidio che quella dell’omicidio, anche se con il passare delle settimane la prima sembra sempre più improbabile. Nessuno dei familiari e degli amici della donna crede che Liliana si possa essere uccisa e soprattutto non crede che possa averlo fatto in quel modo complicato.
Lo sviluppo delle indagini porta inoltre a pensare che ci sia il coinvolgimento di una terza persona, della quale per il momento non si conosce l’identità. Circa tre settimane fa sono state trovate tracce di DNA maschile sul cordino stretto intorno al collo della donna. A quel punto gli investigatori hanno richiesto al marito Sebastiano Visintin, e all’amico Claudio Sterpin di poter effettuare un confronto con il loro corredo genetico. Entrambi si sono sottoposti al prelievo senza problemi, ma per il momento non sono emersi i risultati di questo confronto.
Nella puntata di ieri di ‘Chi l’ha visto?‘ si è tornati a parlare del caso e si è scoperto che sono emersi altri dettagli che lasciano pensare che Liliana sia stata uccisa. Sul suo corpo infatti non c’erano segni di una lunga esposizione all’aperto, inoltre la zona in cui è stata ritrovata è molto frequentata ed è strano che non sia stata trovata prima. L’ipotesi è che l’assassino possa averla uccisa in un luogo chiuso e averla tenuta nascosta per settimane, prima di trasportarla fino al giardino dell’ex ospedale psichiatrico.
Liliana Resinovich, svolte nelle indagini: l’impronta sui sacchi
A sostegno di questa ipotesi c’è anche un’impronta lasciata sui sacchi da qualcuno. Gli investigatori ritengono che possa essere quella dell’assassino e che questo possa averla lasciata per sbaglio mentre trasportava il corpo della donna. In questo momento la scientifica sta esaminando anche i residui trovati sotto le scarpe di Liliana: l’obiettivo è quello di trovare il terriccio del giardino in cui è stata ritrovata, qualora non ci fosse non ci sarebbero più dubbi sul fatto che qualcuno l’ha portata lì dopo la morte.
Sempre nella trasmissione di Rai Tre è stata mostrata l’intervista ad uno dei vicini di casa dei genitori della donna. Questo ha spiegato che la casa popolare in cui abitavano non è mai stata riassegnata e che dunque sarebbe stata il posto ideale per nascondere il cadavere. Al momento pare che le forze dell’ordine non abbiano fatto alcun sopralluogo nell’appartamento. Qualora l’ipotesi del vicino fosse corretta, il cerchio dei possibili colpevoli si restringerebbe: si tratterebbe di una persona a conoscenza del fatto che la casa dei genitori è disabitata.