All’inizio dell’ultima puntata de L’Eredità, il conduttore Flavio Insinna ha preso parola per lanciare un appello che ha toccato il cuore del pubblico.
Quella di ieri è stata una giornata importante per l’Italia, le donne ed il mondo intero. Ieri si celebrava la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i principali programmi televisivi hanno dedicato parte delle puntate a parlare di un problema generalizzato che da anni non si riesce a risolvere. Prendere posizione contro un fenomeno così grave è fondamentale per fare evolvere la società e permettere che le relazioni concluse per volontà delle donne non finiscano in tragedia.
Troppo spesso infatti, uomini incapaci di accettare la fine di una relazione diventano ossessionati dall’ex compagna e questa ossessione si tramuta in stalking, violenza e spesso in omicidio. Per dare visibilità al problema e cercare di sensibilizzare gli spettatori, la puntata de L’Eredità di ieri è cominciata senza musica e con il conduttore e le due Professoresse in primo piano davanti alla telecamera.
Le prime a prendere la parola sono state le due vallette del programma, Ginevra ha detto: “Non basta una giornata per risolvere il problema della violenza sulle donne”, mentre Samira ha aggiunto un dato inquietante che dovrebbe portare tutti a riflettere: “Nel 2020 in Italia è stata uccisa una donna ogni tre giorni e quest’anno le cose non sono andate meglio…”.
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L’Eredità, Flavio Insinna manda un messaggio importante per la giornata contro la violenza sulle donne
Concluso l’intervento delle due ragazze, Flavio Insinna ha preso la parola per mandare un messaggio chiaro a tutti coloro che stavano vedendo il programma: la violenza sulle donne non deve esistere. Il conduttore comincia il proprio intervento dicendo: “C’è una cosa da dire tra noi uomini, le donne in questo momento non c’entrano. Noi uomini dobbiamo proprio rivedere il nostro modo di pensare, di amare e di concepire la vita e i rapporti”.
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Insinna si rivolge direttamente agli uomini perché sono loro che devono capire che le donne non sono di proprietà e che una relazione può finire e questo dev’essere accettato. Il conduttore sottolinea come l’ossessione non sia amore e ciò che deriva da questa, specie quando si tramuta in violenza non ha nulla a che fare con il sentimento che si prova per la persona con cui si sta: “Quando l’amore finisce non si deve uccidere perché altrimenti non è mai stato amore. Se si uccide non è amore, è violenza, e noi saremo sempre contro la violenza”.