Jasmine Carrisi, la confessione di Al Bano: “Abbiamo dovuto segregarla”

Al Bano ha parlato delle condizioni della figlia Jasmine Carrisi dopo che la 20enne ha preso il Covid, spiegando il dramma che sta vivendo.

Sabato mattina Jasmine Carrisi ha aperto la sua attività social con una comunicazione importante tramite storia Instagram: “Comunicazione importante: sono positiva, ho preso il covid e sto veramente una me***. Sto malissimo ma passerà, spero presto”. L’annuncio ha fatto preoccupare la sua community, desiderosa in questi giorni di avere aggiornamenti sul suo stato di salute. Numerosi, infatti, i messaggi di supporto e le domande dei fan che speravano di poter avere ni queste ore notizie incoraggianti.

La ragazza in verità negli ultimi giorni ha evitato di postare immagini recenti, non ha condiviso più pubblicazioni, ma ci ha tenuto in ogni caso ad aggiornare la pagina tramite storie di vario tipo: molte foto e video dell’adolescenza in cui fa vedere i suoi look, come si divertiva e quale genere di musica ascoltava. In una delle ultime storie ha anche condiviso il messaggio che tutti aspettavano, senza dilungarsi troppo in dettagli: “Meglio! Grazie a tutti per i messaggi“.

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Jasmine Carrisi, papà Al Bano racconta il dramma vissuto dalla figlia

A condividere qualche dettaglio in più sulle condizioni di salute e lo stato d’umore della figlia dopo aver preso il covid è stato il papà Al Bano. L’artista è stato infatti raggiunto da ‘ADN Kronos‘ ed ha spiegato all’agenzia di stampa: “Jasmine non sta bene. L’abbiamo dovuta ‘segregare’ e per una ragazzina di 20 anni è molto dura. Ha la febbre a 38, è spossata e ha un po’ di tosse, le cose tipiche di questo maledetto virus”.

Un contagio che è arrivato nonostante la giovane erede del Leone di Cellino San Marco avesse già fatto la prima dose di vaccino: “Se non avesse fatto neanche la prima chissà come starebbe oggi. E’ dura vederla in quelle condizioni, aggredita da un microbo contro cui non puoi fare nulla. Il vaccino è la salvezza dell’umanità. Leggo che alcuni no-vax, dopo essere stati colpiti dal virus, ora fanno appello a vaccinarsi”.

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Al Bano è sempre stato favorevole al vaccino e sebbene ritenga che ognuno possa compiere la scelta che vuole in tal senso, ritiene che questa scelta non debba condizionare la vita dell’intera società. Motivo per cui è favorevole al Green Pass: “Tutte le precauzioni che servono ad allontanare il virus vanno prese, vanno fatte e vanno rispettate. Mi vengono in mente quelle lunghe file di 70 anni fa vicino alla scuola di Cellino San Marco con un dottore in testa che ci faceva a tutti il vaccino del vaiolo, avevo 8 anni. Fu così che ci salvammo dal vaiolo!”.