Nel corso dell’ultima puntata de Il pranzo è servito, un dettaglio in particolare ha fatto arrabbiare il pubblico: “Non si può vedere…”.
La prima puntata del programma aveva riscosso un certo successo: sembrava, inizialmente, che il remake de Il pranzo è servito avesse convinto gli spettatori, anche senza la conduzione stellare di Corrado. “Ricordo quando tornavo da scuola e lo vedevo a casa di mia nonna” aveva commentato un utente su Twitter. E poi: “E’ veramente emozionante, bravo Flavio Insinna”. Il nuovo presentatore, quindi, pareva aver conquistato il pubblico seguendo senza essere oscurato dall’ombra dei suoi predecessori.
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“Non sono così pazzo da volermi sostituire a Corrado” aveva dichiarato proprio Insinna parlando per la prima volta del remake. Sarà, semmai, un omaggio a un grandissimo come lui”. Lo show occupa un posto speciale nel cuore del conduttore: “Riportare in tv il celebre Il pranzo è servito di Corrado è un onore, perché è il programma che seguivo da ragazzo mentre pranzavo”.
Il pranzo è servito, gli spettatori non sono soddisfatti: ecco il problema del remake
Proprio per non copiare passo per passo il vecchio programma, però, Insinna aveva annunciato che qualcosa sarebbe cambiato. “Ci saranno premi congrui con il periodo. Tenteremo una versione 2021 con tematiche attuali, ambientali. Sempre con una semplicità di gioco e un circuito premiale alla portata di tutti”. Proprio uno di questi cambiamenti rispetto al vecchio Il pranzo è servito, però, ha sollevato le critiche del pubblico.
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A quanto pare, la produzione ha deciso di cambiare l’icona che rappresentata il secondo piatto: dove prima c’era un pollo arrosto, ora c’è un minestrone. Questa decisione, per quanto piccola, ha fatto infuriare Twitter: “Hanno sostituito l’icona del pollo come secondo piatto, con la pentola del ministrone” ha scritto un utente. “Ma è un modo per non ferire i vegani? Non si può vedere…”. Altri ‘puristi’ del programma sembrano altrettanto indignati. “Come fa il ministrone a rappresentare il secondo piatto? Un politically correct eccessivo”. E ancora: “La storica icona del pollo non andava cambiata”. 
