A un mese dall’annuncio di essere stato colpito da un mieloma, il noto pianista e compositore Giovanni Allevi si trova a fare i conti con un’altra terribile disgrazia.
Giovanni Allevi, un musicista che non ha bisogno di presentazioni, torna tristemente sulle pagine di cronaca nazionali, dopo aver annunciato qualche settimana fa – era il 18 giugno – di essere affetto da un mieloma. Nelle scorse ore si è appreso che sua sorella Maria Stella, lei pure pianista ma molto meno conosciuta, ha fatto qualcosa che nessuno in questo momento si sarebbe mai aspettato.
Maria Stella Allevi si è a quanto pare tolta la vita. La donna viveva ad Ascoli Piceno da sola e lavorava come insegnante. Come il fratello Giovanni si era diplomata al Conservatorio in pianoforte, ma aveva poi scelto una vita più dimessa, lontana dalla luce dei riflettori. Non sarebbero stati trovati biglietti in casa sua, ma gli inquirenti sono praticamente certi che si sia trattato di un gesto volontario. Un mese fa l’annuncio del mieloma del fratello. Faceva l’insegnante e viveva da sola.
Maria Stella è stata trovata morta la scorsa notte: a lanciare l’allarme è stato un familiare che si era recato nella sua abitazione perché non riusciva a mettersi in contatto con lei. Sul luogo sono poi intervenuti i per tutti i rilievi e gli accertamenti del caso. La salma non sarebbe stata ancora restituita alla famiglia. La Procura di Ascoli Piceno ha intanto disposto una ricognizione del corpo, che dovrebbe essere effettuata nel pomeriggio.
Una notizia terribile per la famiglia Allevi, e in particolar modo per Giovanni, che dopo la terribile diagnosi della malattia aveva trovato il coraggio di reagire e combattere, continuando ad aggiornare i propri fan sulle terapie e riprendendo a comporre, nonostante il dolore. “Appena ricevuta la diagnosi di Mieloma – ha raccontato il celebre pianista -, prima ancora di chiedere cosa fosse, sono subito andato a vedere a quali note musicali corrispondessero le lettere del suo nome, secondo un procedimento matematico già usato da J. S. Bach – si legge – . Ebbene, da Mieloma scaturisce una melodia romantica di sorprendente bellezza!”.
Quindi, “il primo giorno di ricovero ho iniziato a scrivere un brano per Violoncello e Orchestra, ispirato da quella melodia. Mi sono entusiasmato all’idea che la composizione del brano avrebbe accompagnato tutto il tempo della terapia, come fosse un diario di emozioni fatto solo di note, e quando la mia battaglia sarebbe finita, avrei celebrato la vittoria sulla malattia dirigendo ‘Mieloma’ in teatro, con un grande solista al Violoncello. La composizione mi sta assorbendo giorno e notte. È pura follia, lotta, dolore, ebbrezza, entusiasmo, gioia sfrenata, meditazione”.
E ancora: “Sento già di dedicare questo brano a tutte le persone, a quei guerrieri luminosi che stanno soffrendo per la malattia, nella speranza che possano riconoscersi nelle sue note, e possano ricevere da esse la forza di condurre la propria battaglia verso la vittoria”. Ora per Giovanni Allevi c’è un’altra, terribile prova da affrontare.
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