Gianfranco D’Angelo, rivela il suo dramma: è accaduto quando era bambino

Gianfranco D’Angelo spera di poter tornare in teatro e in tv, nel frattempo racconta come ha vissuto la pandemia e rivela il suo dramma.

Gianfranco D’Angelo è un’istituzione della televisione italiana. Il suo successo risale alla fine degli anni ’70, ma la sua popolarità si è accresciuta ulteriormente nei due decenni successivi. Intervistato da ‘Vero‘, il cabarettista ha parlato della sua voglia di tornare a fare spettacoli dal vivo e di vivere l’emozione del palco in pieno, senza più le restrizioni dovute alla pandemia: “I nuovi progetti dipendono dalla pandemia, purtroppo. Ma sono fiducioso nei vaccini, che se intensificati faranno sì che i locali tornino a lavorare in sicurezza anche di sera”.

Inevitabile a quel punto parlare dell’esperienza che Gianfranco ha avuto con la pandemia, come ha vissuto quest’anno e mezzo condizionato dal virus: “La pandemia mi ha sorpreso, mi sono trovato proiettato in un film di fantascienza. All’improvviso, non ho più potuto vedere i miei nipoti, le mie figlie, gli amici, i colleghi, le fidanzate e le amanti”. L’isolamento è stato lo scoglio più duro da superare per tutti quanti e così è stato anche per lui: “Sono rimasto isolato e mi è mancato il contatto umano“.

Leggi anche ->Morgan. l’annuncio sconvolgente: “Sto per morire, sono dilaniato”

Gianfranco D’Angelo, il dramma vissuto durante l’infanzia

Dopo aver ripercorso alcune tappe della sua felicissima carriera, tra cui la prima conduzione di Striscia la Notizia (senza dimenticate ‘La Sberla’ e ‘Drive In’ ovviamente) insieme ad Ezio Greggio: “Abbiamo fatto tanti scherzi insieme! C’è stato un periodo in cui abbiamo preso entrambi casa in Sardegna. Sono stati anni molto belli, sereni, siamo ancora affiatati, soprattutto per il carattere: il suo è molto scherzoso e molto simile al mio”. Gianfranco D’Angelo spiega che il suo grande amore professionale è il teatro, ma non rimpiange nulla della sua carriera televisiva, anche perché grazie a questa ha potuto migliorare la sua carriera teatrale.

Leggi anche ->Al Bano, rivelazione sulla figlia Cristel: la predizione di Madre Teresa di Calcutta

In conclusione parla del dramma vissuto quando era ancora un bambino, la parte più complicata della sua vita ma anche quella che gli ha permesso di forgiare il carattere: “Ho perso i genitori per malattia. Quando avevo 3 anni se ne andò mio padre e dopo poco più di un anno ho perso anche la mamma. E’ stato terribile. Sono stato cresciuto dalla mia zia materna che è venuta a mancare quando avevo 15 anni”. Una vita cominciata in modo difficile, ma che lo ha convinto a prendere tutto per il verso giusto senza drammatizzare troppo: “La vita non è mai facile e non lo è nemmeno il mio mestiere, ma con un po’ di fortuna e molto impegno, lavorando tanto, sono riuscito a prendermi grandi soddisfazioni. E ho provato un bel senso di rivalsa”.

Gestione cookie