L’attore Giampaolo Morelli ha confidato in una recente intervista che il ruolo dell’Ispettore Coliandro rischiava di affossargli la carriera.
Sembra un paradosso, eppure il successo ottenuto con l’interpretazione de ‘Il Commissario Coliandro‘ ha rischiato di affossare per sempre la carriera di Giampaolo Morelli. L’attore è diventato famoso in tutta Italia proprio per il ruolo nella serie di Rai Due, ma pare che proprio il successo di quel personaggio abbia influito negativamente sulle prospettive di carriera dell’attore.
A confidarlo, in un’intervista rilasciata recentemente, è stato lo stesso attore, il quale ha confidato di essere molto legato a quel personaggio. In un secondo momento ha però precisato che sebbene gli abbia dato visibilità, lo ha anche bloccato: pare infatti che per tre anni nessuno lo abbia voluto perché la sua figura era troppo legata a quella dell’ispettore. Alla lunga, l’impossibilità di trovare nuovi ingaggi lo ha portato ad avere anche difficoltà economiche.
Leggi anche ->Gemma Galgani, annuncio-bomba: “Ecco quando lascerò Uomini e Donne”
Giampaolo Morelli e la difficoltà di slegarsi dal ruolo di Coliandro
L’attore ha spiegato che i problemi lavorativi sono cominciati quando, dopo la quarta stagione della serie tv, Coliandro è stato sospeso. La Rai non aveva finanziato una quinta stagione, ma al contempo non voleva offrirgli nuovi ruoli perché lo ritenevano “Troppo Coliandro“. Giampaolo Morelli ha cominciato a guardarsi altrove e cercare un ruolo al Cinema, ma per i produttori il fatto che fosse “Quello che ha fatto televisione” era una discriminante per non sceglierlo.
Leggi anche ->Maria De Filippi, tre date da segnare per il 2021: “Sarà un anno speciale”
Questa fase di impasse è continuata per tre anni, periodo nel quale Morelli ha cominciato ad avere difficoltà economiche. Ma da quella situazione di crisi è partita un’opportunità: visto che i provini andavano male, l’attore ha cominciato a scrivere ed ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato ‘7 ore per farti innamorare‘. In quel momento non sapeva dove l’avrebbe portato, ma alla fine il romanzo è stato un successo e da quello è partita l’occasione per dirigere il primo film come regista: la trasposizione cinematografica del suo romanzo.