Gerry Scotti è appena tornato alla guida della nuova edizione di Caduta libera, ma tra gli addetti ai lavori si fa strada un’ipotesi da titolo di prima pagina.
Nel corso della sua carriera Gerry Scotti si è tolto tante belle soddisfazioni professionali. Amatissimo dal pubblico, campione di ascolti con i suoi quiz show (e non solo), con quella bonomia tutta nordica che non può non renderlo simpatico e familiare a chiunque. Eppure, nel suo curriculum manca quello che è, a bene vedere, il tempio sacro della conduzione nazional popolare…
La tentazione ligure di Gerry Scotti
A lanciare il sasso nello stagno è Vanity Fair in un articolo a firma di Mario Manca. Mediaset – scrive il giornalista – è piena di professionisti che meriterebbero presto o tardi di calcare il palco del Festival di Sanremo. E tra questi rientra sicuramente Gerry Scotti, un presentatore che in quanto a eleganza, empatia e attaccamento al mestiere non ha nulla da invidiare a nessuno.
Stiamo parlando di un cavallo di razza che ha la conduzione nel sangue, dopo aver percorso una carriera che l’ha visto spaziare dalla radio alla televisione, in un sensazionale crescendo di popolarità, ma partendo dal basso, con una lunga gavetta e tanto olio di gomito… Non a caso il Gerry Nazionale è da anni uno dei volti di punta di Mediaset, dove si è fatto valere al timone di programmi come Passaparola, Chi vuol essere milionario? e, più di recente, Caduta libera, affermandosi come una vera e proprio gallina dalle uova d’oro in termini di share e ascolti. Ma c’è un ma.
Sempre secondo il già citato Mario Manca, nel 2022, a y66 anni da poco compiuti, Gerry Scotti merita (e forse sente anche il bisogno) di una consacrazione definitiva a one man show, una sorta di prova del fuoco che lo incoroni Re del piccolo schermo con poteri assoluti e favori trasversali (Rai-Mediaset)…
Oltretutto, vantando un’invidiabile preparazione musicale, Gerry Scotti avrebbe tutte le carte in regola per confezionare e presentare un ottimo Sanremo, dimostrare ai dirigenti Rai (ma anche a se stesso) di essere un nome amato tanto dalla vecchia guardia degli over-anta quanto dai telespettatori più giovani. Come noto, Amadeus, altro mostro sacro del piccolo schermo, sarà alla guida del Festival come conduttore e direttore artistico fino al 2024. E se la Rai, trascorsa quella data, decidesse di passare al buon Gerry Scotti il prestigioso testimone?