In occasione del suo settantesimo compleanno Gaetano Curreri ha parlato della sua vita e del suo rapporto con due delle icone della musica. In un’intervista al settimanale Oggi ha parlato anche delle sue condizioni di salute.
Una vita, quella di Gaetano Curreri, dedicata quasi esclusivamente alla sua passione più grande: la musica. Potrebbe sembrare da lontano e a chi non conosce la sua storia, che la vita di questo eccezionale compositore e cantante sia stata costellata solo da successi e momenti belli, ma in realtà il leader degli Stadio ha dovuto lottare per ogni cosa sin da piccolo, sin da quando la famiglia si è trasferita dalla Calabria alla Toscana per ragioni lavorative e tutti lo bullizzavano.
In quel periodo ha cercato di tutto per farsi accettare ed ha scoperto altre passioni: quella per il calcio e la Fiorentina e quella per le rivendicazioni sociali e la politica. Negli anni ha lavorato con grandissimi artisti, tra i quali spiccano sicuramente Lucio Dalla, Francesco Guccini e Vasco Rossi. In occasione dei settant’anni, il settimanale ‘Oggi’ gli ha chiesto di parlare di questi mostri sacri della musica e di raccontare il rapporto che aveva con loro e, se ce ne fossero stati, degli episodi particolari che nessuno conosce.
Gaetano Curreri, le gravi malattie e i retroscena su Lucio Dalla e Vasco Rossi
Il primo incontro con Lucio Dalla è stato casuale. Gaetano suonava insieme all’amico Ricky Portera al Club 72 e il cantautore lo ha ascoltato solo per qualche minuto, decidendo in quel poco lasso di tempo che lo voleva nella sua squadra. Il frontman degli Stadio ricorda poi un episodio che gli è rimasto impresso e che fa capire la personalità eccentrica che aveva Dalla: il pomeriggio s’inginocchio puntando un crocifisso al cielo e chiese in preghiera che piovesse sul vicino concerto di Guccini e non sul suo. La cosa particolare di quell’episodio però fu un’altra: “In effetti quella sera era previsto un concerto di Guccini in una cittadina non lontana da lì, e pare che da lui ci sia stato davvero un nubifragio”.
Anche l’incontro con Vasco Rossi è stato memorabile ed ha portato ad un nuovo lavoro: “Nel novembre del 1976 salii sulla corriera che da Vignola porta a Zocca. Bussai alla porta di Punto Radio e vennero ad aprirmi Floriano Fini e Vasco. Si capiva subito che il ‘capo‘ era lui: aveva un modo di fare un po’ da cumenda. Andò subito al punto, mi disse di tirare fuori idee e poco tempo dopo ebbi un programma tutto mio”. Da quel momento in poi i due sono rimasti legatissimi e anche se le loro strade lavorative e professionali si sono divise, l’amicizia è rimasta sempre uguale. Gaetano sa di poter contare su Vasco e lui altrettanto.
C’è poi il capitolo malattie. Curreri non si è risparmiato nulla. Dall’ictus alla rottura del femore fino al tumore al cervello. Per fortuna può parlarne e anche scherzarci in qualche modo su: “Tutto, a parte ovviamente il tumore, è sempre successo sul palco. Un segno del destino? Non lo so. Ma spesso mi è venuto in mente che se fosse successo in un momento diverso, magari alle tre di notte da solo in un hotel, sarebbe forse andata peggio”.