Francesca Barra ha espresso la sua opinione in seguito al ritrovamento del piccolo Nicola Tanturli. Leggiamo insieme le sue dichiarazioni.
La conduttrice Francesca Barra ha espresso tramite social network la propria opinione in merito alla scomparsa e al ritrovamento di Nicola Tanturli. Il bambino, dell’età di soltanto 21 mesi, è scomparso nel Mugello, in Toscana, in circostanze misteriose, tutt’ora da chiarire. Il piccolo è stato fortunatamente ritrovato sano e salvo mercoledì sul fondo di una scarpata, ma per la giornalista non esiste alcun lieto fine in seguito ad una simile vicenda.
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Proprio così, per la Barra il caso di cronaca, che si è concluso con il ritrovamento del piccolo Nicola, non rappresenta un lieto fine. Le sue forti dichiarazioni sono apparse poche ore fa su Instagram e hanno già riscosso un discreto successo. “Sicuramente i genitori del piccolo Nicola non hanno fatto sparire intenzionalmente il loro bambino e non siamo noi a poterlo stabilire. Tuttavia alcuni giornali titolano che è una ‘storia con lieto fine’. Ecco no”.
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Si è mostrata alquanto ferma di fronte al proprio pubblico la Barra, la quale ha affermato tramite i propri canali social che un evento di cronaca simile non ha niente a che vedere con un lieto fine. La conduttrice ha infatti scritto in un post sul suo profilo Instagram: “Non c’è un lieto fine, ma per ora solo una grande fortuna. Un errore può capitare a tutti, basta non definirlo lieto fine”.
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Francesca Barra, l’importante messaggio ai follower: “Chiamate i soccorsi!”
La conduttrice Francesca Barra non è rimasta in silenzio in seguito al ritrovamento di Nicola Tanturli e ha voluto lanciare al suo pubblico un messaggio di vitale importanza. “Io sono una mamma imperfetta. Posso essere distratta e a me può capitare il peggio e ogni giorno ringrazio Dio. Ma se non trovo mio figlio in casa di notte chiamo dopo 9 minuti la polizia. Non 9 ore.” ha esordito la donna con un lungo commento sotto il post da lei pubblicato diverse ore fa su Instagram. Infine ha concluso: “Chiamate i soccorsi, questo dico. Non me ne frega niente dello stile di vita naïf o di giudicarli, ma da genitore mi importa di far passare il messaggio che il destino dei nostri bambini non deve mai essere in mano ad una botta di culo”.