Ospite di Mara Venier a Domenica In, Flavio Insinna ha svelato un dettaglio inedito che riguarda l’Eredità che ha sorpreso tutti.
Insieme ad Alberto Matano, Flavio Insinna ha permesso a Rai Uno di dominare la fascia pomeridiana della televisione. L’Eredità, quiz show storico della Rai, è il programma più seguito del tardo pomeriggio ed il suo conduttore continua a raccogliere consensi dal pubblico di tutte le età. Dopo le iniziali difficoltà, l’attore è ormai riuscito a diventare un conduttore di tutto rispetto e ad ottenere il consenso degli italiani.
Il suo successo nel ruolo di conduttore ha fatto scordare a molti che in realtà Flavio nasce come attore e che quando ne ha la possibilità torna sempre volentieri sul set. In questi ultimi anni, causa soprattutto covid, Flavio si è concentrato principalmente sulla televisione e sui programmi che la Rai gli ha assegnato, ma in questo 2022 in cui si è tornati sul set con maggiore frequenza, anche Insinna è tornato al suo primo amore: la recitazione.
Lo stiamo vedendo in queste settimane in Don Matteo nei panni del Colonnello Anceschi e lo vedremo questa sera, lunedì 16 maggio, in un film tv dedicato al medico che ha creato le paralimpiadi, intitolato ‘A Muso Duro‘. Un ruolo che Flavio ha gradito molto, sia perché è molto sensibile alla questione disabilità e al tema dell’inclusione, sia perché stima molto il personaggio che gli è capitato di interpretare.
Domenica In, la rivelazione di Flavio Insinna sorprende tutti
Ospite di Mara Venier a Domenica In, proprio per presentare al pubblico il film che lo vedrà protagonista questa sera, Flavio Insinna ha raccontato di come in questi mesi abbia fatto i salti mortali per essere sia sul set che in studio. Che stesse facendo qualcosa di diverso è stato chiaro ai più attenti, mentre altri hanno notato un cambio di look inusuale e si sono chiesti cosa fosse successo.
Il conduttore, con la sua solita simpatia, racconta proprio questo dettaglio: “Adesso si può dire, voi non ve ne siete accorti ma abbiamo fatto dei giochi di prestigio perché giravo e conducevo. E quelli più appassionati se ne sono accorti ed hanno detto ‘Insinna si è impazzito e si è tinto i capelli’, ma non era per vanità erano neri per il film!”.
Parlando poi del film, Insinna ha spiegato come sia stato suo padre (anche lui medico) ad introdurlo nel mondo dello sport paralimpico. Una decisione, quella del padre, che ha cambiato una volta per tutte la sua vita, permettendogli di diventare l’uomo che è oggi: “Io papà non lo ringrazierò mai abbastanza perché ad 8 anni vedendo per la prima volta il basket in carrozzina mi ha aperto un mondo”.